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Fnsi 23 Mag 2003

Per la Ifj è a rischio il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo serbo

Per la Ifj è a rischio il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo serbo

Per la Ifj è a rischio il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo serbo

Fonte: Informazione Senza Frontiere Traduzione: Sara Mannocci Forte preoccupazione dell’IFJ per il futuro della Radio Television Serbia (RTS), soprattutto a causa della continua pressione politica sul lavoro dell’emittente. L’RTS dovrebbe essere rilanciata nelle prossime settimane come il nuovo “Organismo del Servizio Pubblico Radiotelevisivo serbo”; la sua sopravvivenza nel prossimo futuro dipenderà dalla prontezza con cui le finanze pubbliche pagheranno la tassa di concessione che assicurerà all’emittente indipendenza e autonomia finanziaria. Comunque, la fiducia collettiva nell’RTS si trova ad essere erosa dalla continua interferenza dei politici nelle politica di programmazione e da una disputa in corso relativa alle nomine del Consiglio di amministrazione della tv. La richiesta da parte dei politici per la ripresa delle trasmissioni in diretta delle sessioni parlamentari dimostra la riluttanza delle autorità ad abbandonare il controllo. Le emittenti pubbliche hanno sì il dovere di trasmettere i lavori del governo, ma le modalità con cui condurre le riprese devono essere decise a livello di programmazione. Già nell’Aprile scorso l’IFJ ha protestato per irregolarità nella procedura di nomina del Consiglio di amministrazione della tv, quando il parlamento nominò due membri senza la pubblicazione delle candidature almeno 30 giorni prima della data prevista per l’elezione. Questa contesa irrisolta sta ora ritardando il lancio del nuovo servizio pubblico, oltre a causare ulteriore danno all’immagine dell’RTS. Una delegazione dell’IFJ, a Belgrado dal 12 al 14 maggio scorso, ha incontrato politici, dirigenti, unioni di direttori e di giornalisti. “Ora è il momento, per tutti coloro che sono coinvolti nella fase di transizione dell’RTS, di mettere da parte le divisioni e concentrarsi sul positivo avvio del nuovo sistema radiotelevisivo pubblico”, ha commentato John Barsby, vice-presidente della Commissione IFJ sul sistema radiotelevisivo pubblico. L’RTS sta fronteggiando sfide enormi e i prossimi mesi decreteranno la crescita o la fine dell’emittente. I politici, chiarisce l’IFJ dovrebbero evitare pressioni, mentre i dirigenti hanno il compito non invidiabile di condurre l’emittente verso un programma di ristrutturazione che bilanci il bisogno di riforma radicale con un equo trattamento dello staff. La relazione completa sul programma per il futuro dell’RTS sarà presentata il 27 giugno nel corso di una tavola rotonda a Belgrado, un occasione per dibattere sulle sfide della transizione.

@fnsisocial

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