La Federazione nazionale della Stampa italiana stigmatizza le parole di chef Rubio che, partecipando come ospite alla Festa nazionale della Riscossa Popolare organizzata dal Partito dei CARC a Pontedera (Pisa) il 4 agosto 2024, ha additato quali «primi obiettivi della resistenza continentale in sostegno del popolo palestinese i giornalisti e le giornaliste. Loro devono avere paura ad andare al lavoro ogni giorno, loro devono temere - dice - per l'incolumità dei loro figli e delle loro figlie».
A denunciare l'accaduto, diffondendo su Open il video dell'intervento di Rubio, è David Puente, oggetto delle attenzioni del cuoco che, a suo dire, è «perseguitato a livello legale da ebrei sionisti di qualsiasi tipo che possono andare da Molinari, Puente, Mentana, Parenzo».
Per la Fnsi, «quelle di Rubio sono parole pericolose, intolleranti e intollerabili, che vogliono colpire i giornalisti italiani col rischio di aizzargli contro l'opinione pubblica su un tema di delicatezza estrema. La solidarietà al popolo palestinese - conclude il sindacato - non può trasformarsi in una sorta di antisemitismo 2.0, né deve diventare l'ennesimo pretesto per la 'caccia al cronista'».