A lanciare l'allarme è il giornale l'Humanité, dopo che la vicenda - risalente a ottobre 2023 - è stata denunciata dal consorzio giornalistico Forbidden Stories con un post pubblicato sui social martedì 9 luglio 2024.
Decine fra giornalisti, politici, rappresentanti dei sindacati e altre organizzazioni della società civile sono finiti nel mirino di un sito web di estrema destra per aver sottoscritto, appunto nell'ottobre 2023, un editoriale pubblicato sulle colonne del giornale in occasione della Conferenza generale dell'informazione.
La loro colpa? Aver ribadito con quel testo la richiesta alle istituzioni francesi di tutelare la stampa libera e indipendente e il lavoro dei cronisti. E per questo sono finiti in un elenco dei candidati a ricevere «un proiettile dietro la testa».
Più di 40 dei 180 destinatari delle minacce hanno presentato denuncia dopo la presa di posizione di Forbidden Stories e gli inquirenti parigini si sono subito attivati, come riporta il sito web de l'Humanité.
Sulla vicenda sono intervenuti anche i sindacati francesi, che - insieme con la Federazione europea e la Federazione internazionale dei giornalisti - nel condannare con forza l'accaduto esprimono solidarietà alle vittime delle intimidazioni online ed esortato i destinatari delle minacce ad unirsi alle denunce.
«Uno schermo non dà l'impunità agli aggressori, che devono essere perseguiti. Queste minacce mirano a mettere a tacere ognuno di noi, come cittadini, attivisti, sindacalisti o giornalisti. Non abbiamo paura e reagiremo!», il commento dei sindacati Snj, Snj-Cgt, Cfdt-Journalistes e Sgj-Fo.