Partecipazione compatta dei giornalisti calabresi alla astensione dal lavoro
Reggio Calabria, 21 dicembre 2002 Compatta partecipazione dei giornalisti calabresi alla seconda giornata di sciopero generale proclamato dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana. Esprimendo vivo apprezzamento nei confronti di quanti hanno aderito all’iniziativa della Fnsi, il segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, comunica, infatti, che ieri, pressoché totale è stata l’adesione allo sciopero per la difesa dell’autonomia previdenziale e professionale, per l’occupazione e contro il lavoro precario, per la libertà dell’informazione e la qualità dei prodotti editoriali. Inoltre, per la prima volta hanno scioperato i giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione rivendicando il sacrosanto diritto ad un contratto professionale di categoria. I giornalisti di tutti i quotidiani calabresi, le radio, le televisioni, le agenzie di stampa, i siti on line, gli uffici stampa pubblici, i freelance, hanno dimostrato grande sensibilità verso i problemi della categoria rispondendo così alla Federazione Italiana Editori Giornali che non ha modificato la propria posizione di chiusura intransigente su temi fondamentali come la difesa dell’occupazione, l’applicazione delle leggi e dei contratti, il rispetto dei precari, il presente e il futuro dell’Inpgi, del Fondo di Previdenza Complementare e della Casagit, la riforma dell’ordinamento professionale. Anche dal Governo non si intravedono segnali positivi sui temi della previdenza, del lavoro dei giornalisti, dei rapporti tra informazione e magistratura, della riforma della comunicazione. Quanto agli uffici stampa della pubblica amministrazione, dopo l’approvazione della legge 150/2000 sulla comunicazione ed informazione nel settore pubblico, del regolamento attuativo e la definizione dell’atto di indirizzo del Ministero della Funzione Pubblica, la trattativa per la realizzazione del contratto di lavoro con l’Aran non è neppure cominciata. Alla vigilia dell’apertura della vertenza per il rinnovo del contratto economico biennale, se la Fieg non cambierà atteggiamento, la Fnsi proseguirà con la mobilitazione e le azioni sindacali che, nel mese di gennaio, vedranno scioperi articolati a livello nazionale, regionale e aziendale alternati a manifestazioni pubbliche e ad iniziative locali.