La gestione dell'emergenza e della fase 2, provando a ristabilire quella parità di genere grande assente nella miriade di task force; l'attenzione ad una corretta applicazione del lavoro agile anche nei prossimi mesi, cercando di intervenire con provvedimenti legislativi e con la garanzia di servizi che permettano, anche nell'informazione, alle colleghe di scegliere e di non essere costrette a subire forzature; tenere sempre i riflettori accesi sul linguaggio, soprattutto nel racconto della violenza, evitando di aggiungere il covid-19 e la quarantena fra le "spiegazioni" dei femminicidi.
Su questi temi Cpo Fnsi, Cpo Usigrai, Cpo Cnog e associazione Giulia Giornaliste si sono confrontate, in teleconferenza, con la ministra alle Pari Opportunità, Elena Bonetti, a cui avevano scritto una lettera, segnalando la forte delusione per la scelta a senso unico degli esperti e offrendo la disponibilità ad una concreta collaborazione, soprattutto per interventi e misure che garantiscano piena parità.
Disponibilità che la ministra ha raccolto, molto interessata anche al monitoraggio sullo smart working che Cpo Fnsi, Cpo Usigrai e Giulia sono pronte ad avviare, già dalla prossima settimana: i risultati sono considerati dalla professoressa Bonetti di grande utilità per normare un rientro progressivo al lavoro che dovrà avvenire, ha sottolineato, «in condizioni di assoluta parità».
Dalla ministra anche una specifica e forte attenzione all'Osservatorio sul Manifesto di Venezia, disponibile ad esaminare e sostenere il progetto che le Cpo e Giulia le sottoporranno in tempi brevissimi.