Un appello contro ogni forma di abuso: sessuale, di potere, di coscienza. È quello contenuto nel messaggio inviato da Leone XIV in occasione dello spettacolo teatrale in Perù "Proyecto Ugaz", dedicato a Paola Ugaz, giornalista nota per l'inchiesta sul movimento ormai soppresso Sodalicio e per questo al centro di persecuzioni. Traendo spunto dall'esperienza della donna, il Pontefice incoraggia alla libertà di stampa: «Ovunque un giornalista venga messo a tacere, si indebolisce la democrazia», dice, come riferisce Vatican News sabato 21 giugno 2025.
«Radicare in tutta la Chiesa una cultura della prevenzione che non tolleri alcuna forma di abuso: né di potere o di autorità, né di coscienza o di spiritualità, né di abuso sessuale», afferma il Papa, che nel suo messaggio ribadisce i due temi-chiave dell'intera piéce: la lotta agli abusi e l'importanza di un lavoro giornalistico svolto nella verità e libertà.
Infine il Pontefice torna sulle le parole rivolte ai media il 12 maggio: non «un saluto formale», bensì «una riaffermazione della sacra missione di coloro che, attraverso la loro professione giornalistica, diventano ponti tra i fatti e la coscienza delle persone. Anche di fronte a grandi difficoltà». Prevost conclude: «La verità non è proprietà di nessuno, ma è responsabilità di tutti cercarla, custodirla e servirla». (anc)