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Editoria 26 Set 2008

Paolo Bonaiuti: “Sui tagli all’editoria applicheremo proporzionalità” Fabrizio Morri: “Salvaguardare realtà piccole ma vere”

Nei tagli all'editoria il governo si atterrà ''al principio della proporzionalità'': è l'impegno del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per il settore, Paolo Bonaiuti, ospite questo pomeriggio del programma Radio City, in onda su Radiuno, con il capogruppo del Pd in Vigilanza Rai Fabrizio Morri.

Nei tagli all'editoria il governo si atterrà ''al principio della proporzionalità'': è l'impegno del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per il settore, Paolo Bonaiuti, ospite questo pomeriggio del programma Radio City, in onda su Radiuno, con il capogruppo del Pd in Vigilanza Rai Fabrizio Morri.

''Condivido - ha detto Bonaiuti - l'esigenza di salvare certe isole per la diffusione della cultura e delle idee: cercherò di tenermi su tagli proporzionali anche alla grandezza del giornale. Ci atterremo al principio della proporzionalità''. Sul fronte delle tariffe postali agevolate, ''che vanno anche a grandi gruppi e grandi quotidiani'', Bonaiuti ha sottolineato che ''c'è bisogno di un regolamento, sono il primo a dirlo, ma si tratta di norme che sono state votate dal Parlamento''. In ogni caso, ha ricordato il sottosegretario, ''il rimborso effettivo delle tariffe a Poste Italiane si già ridotto del 45% negli ultimi tre anni: evidentemente anche Prodi non aveva tutti questi soldi da dare''. Più in generale, replicando all'allarme sollevato dai tagli contenuti nel decreto Tremonti, Bonaiuti ha ricordato che ''è stato necessario tagliare un sacco di spese in ogni settore, e quindi anche editoria dovrà fare sacrifici''. Il sottosegretario ha poi difeso il principio cardine del regolamento attuativo del decreto, e cioè la parametrazione dei contributi ''non più in base alle copie dichiarate, ma a quelle effettivamente vendute: cessa la pratica delle vendite in blocco e si ritorna a calcolare i contributi in base all'effettiva realtà''. Sottoposto alle osservazioni delle categorie interessate, che hanno tempo per presentarle fino al 30 settembre, il regolamento tornerà poi all'attenzione del governo: ''Ci prenderemo altri dieci giorni di tempo per valutarle'', ha concluso Bonaiuti. ''E siccome è giusto che anche il Parlamento sia informato, andrò ancora in commissione Cultura alla Camera e al Senato ad illustrare il regolamento prima di vararlo''. (ANSA) "Non è giusto che sia la collettività cioè lo Stato a mantenere un giornale senza lettori, non è altrettanto giusto sottovalutare che la ricchezza di una democrazia è anche che piccole realtà sociali e culturali possano avere una voce, soprattutto quando abbiamo tutti quanti costruito un sistema che purtroppo non era privo di ingiustizie". Lo ha affermato Fabrizio Morri, capogruppo del Pd in commissione Vigilanza Rai, a proposito dei tagli ai contributi per l'editoria, ospite della trasmissione Radio City su Radio Uno. "Sappiamo -ha aggunto- che i tagli sono forse necessitati, ma se si fa un taglio per un piccolo giornale, una piccola realtà, potrebbe essere fatale, mentre un taglio per grandi entità potrebbe risultare ininfluente. I tagli vanno commisurati bene: è giusto che un Paese moderno trovi forme ragionevoli, non spendaccione, legate alla consistenza; quindi vanno indicate soglie accettabili e sostenibili per poter definire un'entità vera. Bisogna trovare la formula giuridica per fare in modo che i tagli annunciati non stritolino quella entità piccola ma vera". (ADNKRONOS)

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