Il comandante dell'Arma dei carabinieri, generale Tullio Del Sette, invitato dall'Unione cronisti, questa mattina è stato in visita a Palermo al Giardino della Memoria e, per l'occasione, è stato piantato un albero dedicato al capitano Emanuele Basile, ucciso dalla mafia nel 1980. Il generale Del Sette è stato accolto dal vice-presidente nazionale dell'Unione cronisti, Leone Zingales, e dal presidente della sezione distrettuale di Palermo dell'Associazione nazionale magistrati, il giudice Matteo Frasca.
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il
comandante interregionale Sicilia-Calabria "Culqualber", generale
Riccardo Amato, il comandante regionale dell'Arma, generale Giuseppe Governale,
il sindaco Leoluca Orlando, il presidente della Corte d'Appello, Gioacchino
Natoli, il giudice Leonardo Guarnotta, il procuratore aggiunto di Palermo,
Claudio Corselli, il comandante
dell'Esercito per la Sicilia, generale Corrado Dalzini, il questore Guido
Longo, il capocentro della Dia di Palermo, colonnello Riccardo Sciuto, e il
vice-presidente dell'Unci Sicilia, Antonella Romano.
Il capitano Emanuele Basile comandava la compagnia carabinieri di Monreale e si
era reso protagonista di brillanti indagini sul fronte della lotta alle
"famiglie" mafiose Jatine e Monrealesi. Nella notte del 4 maggio
1980, a conclusione dei festeggiamenti del Ss. Crocifisso, a Monreale, l'ufficiale fu ucciso a colpi di
pistola mentre faceva rientro in caserma dopo avere partecipato ad una
cerimonia in municipio. La figlioletta Barbara e la moglie Silvana sono
miracolosamente scampate alla pioggia di proiettili. Per l'omicidio sono stati
sottoposti a vari procedimenti penali i palermitani Giuseppe Madonia, Armando
Bonanno e Vincenzo Puccio, esponenti di spicco delle cosche mafiose di Palermo-San Lorenzo, Resuttana e Ciaculli.
“Il capitano Basile - ha detto il generale Del Sette - è stato un eroico
ufficiale che ha servito il Paese con coraggio, scrupolo, professionalità e
onore. Il Giardino di Palermo, gestito da magistrati e cronisti, rappresenta un
luogo di cui si deve andare orgogliosi. Qui si sta facendo un lavoro importante
per non disperdere la memoria. E bene fanno i promotori ad invitare le
scolaresche. I giovani rappresentano il futuro della nostra società e ricordare
le vittime della mafia costituisce senza dubbio un'ottima lezione di vita”.
Durante la cerimonia Leone Zingales ha letto un messaggio inviato dalla
famiglia Basile: “Ringraziamo di vero cuore il Comandante Generale e tutta la
grande famiglia dell'Arma Benemerita - hanno scritto i Basile - sempre attenta
e pronta a onorare la memoria dei Suoi figli migliori”.
Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, “l'albero dedicato al capitano
Basile, rappresenta l'ennesima tappa di un percorso che ci vede impegnati da
anni sul tema della memoria. E questo Giardino rappresenta la prova di una
terra che vuole ricordare le vittime, i suoi uomini migliori, per guardare al
futuro. Un futuro senza mafia”.
Il giudice Matteo Frasca ha ricordato l'impegno del “capitano Basile in un
periodo in cui non era facile condurre indagini per scardinare Cosa nostra. Il
comandante della compagnia di Monreale - ha detto Frasca - aveva un fiuto
eccezionale e la sua capacità professionale andava oltre i tradizionali metodi
investigativi. È stato ucciso anche per questa sua capacità di incunearsi nelle
file delle cosche”.
Il vice-presidente nazionale dell'Unione cronisti, Leone Zingales, dopo avere ringraziato il comandante
dell'Arma, Del Sette, per avere accettato l'invito dei cronisti, ha ricordato
le molteplici attività dell'Unci sui temi della memoria e della legalità. “Per
sconfiggere la mafia - ha detto Zingales - si deve percorrere tutti insieme la
stessa strada. Le divisioni e le polemiche non aiutano, anzi contribuiscono ad
allontanarci dalla meta finale che è rappresentata dalla sconfitta definitiva
di Cosa nostra”.