Un sospetto pacco bomba è stato recapitato stamane nella redazione de La Stampa di via Lugaro a Torino. Il plico è stato aperto da un dipendente, il quale vi ha trovato all'interno la custodia di un cd trasparente al cui interno si troverebbe un congegno che potrebbe contenere esplosivo. La sede è stata evacuata e sono in corso gli accertamenti da parte degli artificieri dei carabinieri e della Digos.
La bomba, a quanto si apprende, sarebbe tecnicamente potuta esplodere. Gli artificieri dei carabinieri stanno verificando le cause per cui l'ordigno, confezionato con la custodia di un cd, non si è innescato. La busta non aveva mittente ma era destinata alla Stampa. Il plico risulterebbe negativo all'analisi del metal detector perché avvolto con del tessuto. Sul posto è intervenuta la Digos. (TORINO, 9 APRILE - AGI)
PACCO BOMBA: FNSI, SOLIDARIETÀ DA TUTTO IL SINDACATO DEI GIORNALISTI A LA STAMPA.
L’INFORMAZIONE LIBERA NON SARÀ PIEGATA
“La Giunta esecutiva della Fnsi e l’Associazione Stampa Subalpina, riunita oggi pomeriggio a Roma, con la Consulta delle Associazioni regionali di Stampa, appresa la notizia del pacco bomba (fortunatamente non esploso) recapitato alla sede del quotidiano La Stampa di Torino ha espresso immediata e piena solidarietà ai colleghi e a tutti gli operatori del giornale.
Nello stesso tempo, la Giunta Fnsi e le Associazioni regionali di Stampa hanno ribadito le posizioni ferme del Sindacato di categoria dei giornalisti contro ogni forma di minaccia, intimidazione e violenza verso i media e i giornalisti. Il pacco esplosivo recapitato alla Stampa è un brutto segnale, violento e ostile, contro un quotidiano libero e contro i suoi giornalisti, su cui le autorità competenti certamente non potranno far mancare un’attenta e puntigliosa attività investigativa, per scoprire i responsabili e scoraggiare fenomeni imitativi.
L’informazione non è, in democrazia, un male da abbattere ma un bene da tutelare con ogni mezzo. Chi la assume come nemico deve sapere che potrà ferire i processi informativi ma mai potrà troncarli o impedirli.
Gli interessi oscuri che il pacco bomba nasconde siano, perciò, svelati al più presto e sconfitti come meritano di essere.”
Preoccupazione del rappresentante Osce sulla situazione dei giornalisti in Italia
Il Rappresentante OSCE per la libertà dei mezzi di informazione, Dunja Mijatovic, ha condannato l’invio del pacco bomba alla sede torinese del quotidiano La Stampa, ricordando che “purtroppo questo è solo l’ultimo di una serie di episodi in cui i giornalisti sono stati attaccati e intimiditi in Italia”, una serie che rivela “una tendenza preoccupante che deve essere affrontata con prontezza da parte delle autorità italiane” senza risparmiare alcuno sforzo. “Tutte le minacce ai media rappresentano una minaccia diretta alla libertà di informazione. Sottolineo con piacere l’avvio immediato di un’indagine su questa materia, così come l’ampio sostegno politico e collegiale a favore del giornale colpito e della libertà dei media, ha affermato ”Mijatović in una nota diffusa a Vienna, riferendosi alle dichiarazioni di solidarietà da parte dei maggiori partiti politici italiani, di giornalista e sindacati, nonché del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano subito dopo l’episodio che ha colpito “La Stampa”. “Purtroppo, l’attacco a ‘La Stampa’ è solo l’ultimo di una serie di casi in cui i giornalisti sono stati attaccati e intimiditi in Italia. Si tratta di una tendenza preoccupante che deve essere affrontata con prontezza da parte delle autorità italiane. Le minacce ai media non possono essere tollerate e le autorità non devonon risparmiare alcuno sforzo nella lotta contro questi episodi, “Mijatović concluso. La nota dell’OSCE si conclude ricordando “i recenti casi che destano preoccupazione in Italia, monitorati dal Rappresentante OSCE per la libertà dei mezzi di informazione”. Essi “includono una lettera di minacce contenente proiettili indirizzate al settimanale Altomilanese a dicembre del 2012 e il furto con scasso, a marzo, a casa di Alessandro Iacuelli giornalista indipendente, che ha documentato il coinvolgimento della mafia nello smaltimento dei rifiuti, nel sud Italia, a cui è stato rubato il materiale giornalistico raccolto”. I casi citati dalla Rappresentante per i media dell’OSCE, quello di Altomilanese (in cui sono stati intimiditi i giornalisti Ester Castano ed Ersilio Mattioni), e quello del giornalista Alessandro Iacuelli (derubato ad Avellino) sono stati documentati da Ossigeno per l’Informazione.
LANCIO DI PIETRE CONTRO AUTO DI UN CRONISTA DE LA STAMPA
Un auto del quotidiano "La Stampa" è stata colpita da un lancio di sampietrini stamane a Torino a Porta Palazzo, mentre era in corso una protesta degli anarchici in seguito all'operazione della questura che ieri ha portato all'arresto di tre anarchici per l'aggressione a un giornalista torinese. A bordo della vettura c'erano un cronista, un fotografo e un autista. Un gruppo di anarchici con il volto coperto si è staccato dal corteo e ha colpito l'auto; un cubetto di porfido ha sfondato il lunotto posteriore, e ha colpito l'autista a un braccio. L'uomo è stato portato in ospedale per accertamenti. (TORINO, 12 APRILE – AGI)
PACCO BOMBA LA STAMPA: FAI, DEDICATO A ANARCHICI RINCHIUSI
LO AFFERMANO IN VOLANTINO DI RIVENDICAZIONE MANDATO A SECOLO XIX
E' dedicato ''a tutti gli anarchici e ribelli rinchiusi in carcere in ogni parte del mondo'' il pacco bomba recapitato nei giorni scorsi al quotidiano La Stampa. E' quanto si legge nel volantino di rivendicazione inviato oggi al Secolo XIX di Genova e firmato Federazione Anarchico Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale - Cellula Damiano Bolano.
Nella lettera si citano i nomi di alcuni compagni ''rinchiusi nella sezione A4 2 di Ferrara e a Rebibbia'' e i ''compagni greci''. Il pacco bomba viene dedicato anche a loro. (TORINO, 12 APRILE - ANSA)
SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI DE LA STAMPA
Questa mattina è giunta dalla Fai, Federazione anarchico-informale, tramite una lettera alla redazione del Secolo XIX, la rivendicazione del pacco bomba recapitato due giorni fa alla redazione de "La Stampa". In contemporanea un’auto sempre de “La Stampa” veniva colpita da un lancio di sanpietrini a Torino, a Porta Palazzo, dove era in corso una protesta degli anarchici. A bordo della vettura c’erano un cronista, un fotografo e un autista, quest'ultimo colpito ad un braccio da un cubetto di porfido.
L’Associazione Stampa Subalpina esprime piena solidarietà ai colleghi e a tutti gli operatori del giornale. Nel clima sempre più pesante che si va diffondendo è tempo di riaffermare con forza alcuni principi imprescindibili per il nostro Paese. L'informazione è pilastro portante della democrazia: chi fa informazione seriamente e quotidianamente costruisce democrazia e merita rispetto. Tutti insieme - cittadini, istituzioni - dobbiamo respingere ogni forma di minaccia, intimidazione e violenza verso i media e i giornalisti.