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Cronaca 09 Mag 2011

Operatore della Rai aggredito da un sedicente tifoso domenica allo stadio di Fermo

Il Gruppo cronisti marchigiani, aderente all'Unione nazionale cronisti italiani, e l'Unione stampa sportiva italiana - sezione Marche - denunciano il grave episodio di violenza ai danni di un lavoratore dell'informazione avvenuto domenica 8 maggio allo stadio Recchioni di Fermo.

Il Gruppo cronisti marchigiani, aderente all'Unione nazionale cronisti italiani, e l'Unione stampa sportiva italiana - sezione Marche - denunciano il grave episodio di violenza ai danni di un lavoratore dell'informazione avvenuto domenica 8 maggio allo stadio Recchioni di Fermo.

Al termine dell'incontro di calcio Fermana-Ancona, l'operatore tv Rai, E.T. le iniziali, mentre effettuava le riprese del concitato post-partita, veniva aggredito alle spalle da un presunto tifoso della Fermana, stranamente presente a bordo campo, che lo colpiva al collo facendolo cadere a terra e urlandogli "Adesso vai a filmare gli amici tuoi", nella folle equazione (errata e perversa) che l'operatore della Tgr Marche dovesse per forza essere di Ancona e, come tale, simpatizzante dell'Ancona, e, come tale, da colpire fisicamente.
Visitato al Pronto soccorso dell'ospedale di Fermo, l'operatore video ha riportato una prognosi di 15 giorni per distorsione del rachide cervicale.
Il Gruppo cronisti marchigiani, deputato a denunciare qualsiasi pregiudizio al lavoro degli operatori dell'informazione durante lo svolgimento dei propri incarichi, e l'Ussi Marche, impegnata nella tutela dell'informazione sportiva nelle sue declinazioni, condannano il preoccupante episodio, solidarizzano con il collega e lo invitano a sporgere querela per lesioni e minacce, visto che il protagonista del colpo proibito (ampiamente identificabile attraverso le foto pubblicate dai quotidiani delle Marche) ha poi ritenuto di inseguire la sua vittima sin dentro la sala stampa dello stadio, dalla quale è uscito solo dopo l'intervento - a tutela del collega - operato da altri giornalisti.
La presenza di un sedicente tifoso a bordo campo e addirittura in sala stampa, fatto di per sé gravissimo, chiama in causa anche l'Unione sportiva Fermana per la mancata o insufficiente vigilanza e riafferma la necessità che i professionisti dell'informazione siano correttamente garantiti nello svolgimento del proprio lavoro.

Il presidente del Gruppo cronisti marchigiani
Giovanni Rossi

Il presidente dell'Ussi Marche
Andrea Carloni

@fnsisocial

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