lunedì 20 giugno lo sciopero dei giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata nazionale e locale
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Conferma dello sciopero di giovedì 16 giugno per i giornalisti della "free press", di venerdì 17 giugno per i giornalisti dei quotidiani, dei periodici, delle agenzie di stampa dell’on line, degli uffici stampa pubblici e privati: rinvio a lunedì 20 giugno dello sciopero dei giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata nazionale e locale. Queste le decisioni assunte all’unanimità (con una astensione) dalla Giunta della Fnsi riunita lunedì scorso in seduta straordinaria con i rappresentanti delle associazioni Regionali di Stampa. Non saranno ammesse deroghe. La decisione di rinvio dello sciopero nelle radio e nelle televisioni è determinata dalla delibera della Commissione di Garanzia sulla regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici che ha imposto di far slittare di almeno due giorni l’astensione dal lavoro con una interpretazione restrittiva della legge e del relativo protocollo attuativo. La Fnsi non condivide la delibera della Commissione di Garanzia ma è costretta ad adeguarvisi per la minaccia di pesanti sanzioni individuali nei confronti delle colleghe e dei colleghi del servizio pubblico. La Fnsi chiederà alle forze politiche e sociali di riflettere sulle conseguenze negative della legislazione sullo sciopero sull’autonomia delle organizzazioni sindacali. Le modalità dello sciopero generale dei giornalisti saranno precisate in una nota successiva”. LE MODALITA’ La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: Si riportano di seguito le modalità dello sciopero dei giornalisti: i giornalisti dei quotidiani del mattino si asterranno dal lavoro nella giornata di venerdì 17 giugno per impedire l’uscita dei quotidiani nella giornata di sabato 18 giugno; giornalisti dei quotidiani del pomeriggio si asterranno dal lavoro nella giornata di sabato 18 giugno per impedire l’uscita dei quotidiani nello stesso giorno; i giornalisti dei quotidiani che non escono il sabato (free press) si asterranno dal lavoro nella giornata di giovedì 16 giugno in modo da impedire l’uscita dei quotidiani nella giornata di venerdì 17; i giornalisti delle agenzie di stampa, dei service, delle strutture sinergiche nazionali e locali, dei giornali telematici, dei siti web e dei portali internet si asterranno dal lavoro dalle ore 07.00 di venerdì 17 alle ore 07.00 di sabato 18 giugno; i giornalisti free-lance, i collaboratori ed i corrispondenti e i giornalisti degli uffici stampa si asterranno dal lavoro per l’intera giornata di venerdì 17 giugno; i giornalisti dei settimanali, degli infrasettimanali e dei mensili si asterranno dal lavoro venerdì 17 giugno; i giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata analogica e digitale, nazionale e locale, e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri si asterranno dal lavoro a partire dalle ore 06.00 di lunedì 20 giugno alle ore 06.00 di martedì 21 giugno. Nel corso dello sciopero, nelle emittenti radiotelevisive, saranno assicurati soltanto i notiziari in forma ridotta previsti da eventuali accordi aziendali. Le ARS potranno, in casi particolari, concedere deroghe alle emittenti locali per permettere l’emissione di una finestra informativa, di non più di 5 minuti, nel corso della quale dovrà essere data lettura dei comunicati sindacali. Pertanto, non andrà in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, né andranno in onda trasmissioni registrate in giornate precedenti, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. In ogni caso sarà assicurata la presenza dei comitati di redazione in tutte le redazioni al fine di predisporre notiziari straordinari in presenza di eventi di particolare gravità e interesse per l’utenza. Per impedire recuperi di produttività i Comitati di redazione potranno proclamare, ove necessario, lo stato di agitazione ed il blocco degli straordinari nei giorni precedenti e successivi. Le Organizzazioni Sindacali dei rivenditori esprimono in una nota ''tutta la loro solidarieta' ai giornalisti in sciopero per il rinnovo contrattuale''. Le motivazioni espresse, secondo le organizzazioni sindacali, ''debbono indurre ad una profonda riflessione sul futuro dell'informazione, sempre piu' declassata a prodotto commerciale e sempre meno libera da condizionamenti. Gli edicolanti che operano in 'prima fila', quindi a diretto contatto con i lettori, avvertono un'allarmante disaffezione all'acquisto generalizzato dei giornali senza gadgets o allegati vari. Si auspica quindi - conclude la nota - un rinnovo contrattuale dal quale i giornalisti n'escano rafforzati nella loro autonomia e nella loro professionalita'''. (ANSA)