I giornalisti de La7 ''aderiscono allo sciopero nazionale del gruppo Telecom, per chiedere all'azienda chiarezza di prospettive e il rispetto delle regole a cominciare rispetto del contratto nazionale di lavoro e dal corretto accantonamento del trattamento di fine rapporto''. Lo comunica il comitato di redazione della testata in una nota.
Un segnale di protesta contro la ''chiusura delle sedi di corrispondenza di Londra, Gerusalemme e Parigi, il blocco del turn-over, la riduzione dei contratti a termine. Il tutto senza che sia ancora stato presentato un piano industriale. L'azienda - sottolinea il cdr - taglia l'informazione del terzo polo tv per ripianare i debiti accumulati grazie al dissennato ricorso a produzioni e appalti esterni e ai premi milionari di manager gratificati per aver dissestato i bilanci''. I giornalisti de La7, ''tv del gruppo Telecom concessionaria di pubbliche frequenze, denunciano il tentativo di indebolire l'unica voce dell'informazione tv indipendente dal duopolio Rai-Mediaset, un attacco al pluralismo dell'informazione televisiva, elemento indispensabile per la democrazia del Paese''. (ANSA)