Oggi giovedì 24 alle ore 16
nella sede della Fnsi
conferenza stampa sulle gravi violazioni della libertà
di stampa in Algeria
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Oggi giovedì 24 giugno alle ore 16 nella sede della Fnsi, Corso Vittorio Emanuele II, conferenza stampa sulle gravi violazioni della libertà di stampa in Algeria. In concomitanza con la visita di Stato nel nostro Paese del Presidente della Repubblica di Algeria, Abdelaziz Bouteflika, la Fnsi ed il rappresentante del Sindacato algerino dei giornalisti, Nadir Benseba e redattore politico del quotidiano Le Matin, vogliono ricordare le continue e pesanti violazioni della libertà di informazione nel paese africano. Proprio nei giorni scorsi, a riprova delle denunce del sindacato algerino e della Fnsi, il direttore del quotidiano di Algeri, Mohamed Benchiou, è stato condannato a due anni di prigione e si trova ora in carcere insieme a altri giornalisti e attivisti del movimento dei diritti dell’uomo”. La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, alla vigilia della visita di Stato nel nostro Paese del Presidente della Repubblica di Algeria, Abdelaziz Bouteflika, ricorda alle massime autorità italiane la situazione insostenibile della libertà di informazione nella nazione algerina. Il 14 giugno scorso il direttore del quotidiano”Le Matin” di Algeri, Mohamed Benchiou, è stato condannato a due anni di prigione e si trova in carcere insieme a altri giornalisti e attivisti del movimento dei diritti dell’uomo ad Algeri. Il Segretario Generale della Federazione internazionale dei giornalisti Aidan White, ha giudicato queste condanne e altre iniziative nei confronti di giornalisti critici nei confronti del gruppo dirigente dell’Algeria “minacce chiare contro la libertà di espressione”, ed ancora “attacchi barbari contro la libertà di stampa”. La Fnsi chiede al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di porre nei colloqui con il Capo dello Stato algerino, il tema dei diritti civili e delle violazioni della libertà dei giornalisti da parte delle autorità politiche e giudiziarie attraverso condanne strumentali, sproporzionate e inaccettabili.