Una lettera al ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, alla sottosegretaria Anna Ascani e ai componenti delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dei deputati è stata sottoscritta dagli editori di tutte le emittenti radiotelevisive del Veneto in prossimità del nuovo switch off che, affermano, mina la sopravvivenza dell'emittenza locale e del sistema informativo che da essa dipende. A darne notizia è il Sindacato giornalisti Veneto.
«Secondo una simulazione effettuata da una società di consulenza tecnica – riferisce l'Assostampa – dal prossimo 1° marzo il panorama che si verrebbe a delineare a causa della pianificazione di un'unica frequenza per il Veneto escluderebbe dalla ricezione del segnale locale più di 1 milione di cittadini veneti creando gravissimi e molteplici danni rispetto al principio costituzionale del pluralismo dell'informazione e ipotecando la sopravvivenza del settore con la conseguente necessità, nella migliore delle ipotesi, di ridurre investimenti e posti di lavoro».
Il sindacato regionale «si unisce alle preoccupazioni espresse dagli editori e sollecita il Mise a inserire nella legge di conversione del decreto Milleproroghe ora in discussione a Montecitorio, un emendamento improcrastinabile che consenta autonomamente all'Agcom di avviare una istruttoria sui concreti progetti di rete e, dove possibile, di attenuare le limitazioni radioelettriche alla frequenza di primo livello».