La Fnsi e le Associazioni regionali di Stampa Lombarda, Romana, dell’Emilia Romagna e della Toscana esprimono preoccupazione per le modalità che hanno portato all'accordo fra la Nie in liquidazione e l'Unita Srl di Guido Veneziani per la cessione della testata "l'Unità" e del ramo d'azienda addetto alla realizzazione del giornale.
Pur prendendo atto della volontà della maggioranza della redazione di
sottoscrivere l’intesa, il Sindacato non può non rilevare che oltre al progetto
editoriale, che rimane ancora non chiaro, non convincono le scelte imposte sulla
riduzione dell'organico, sulle mansioni, sul taglio delle retribuzioni e sui
criteri di selezione dei 25 giornalisti della nuova “l’Unità”. Tali criteri,
infatti, sono in aperto contrasto con le norme del contratto nazionale di
lavoro giornalistico. Va comunque apprezzato che il Tribunale fallimentare di
Roma abbia voluto, con il proprio provvedimento, dare la priorità alla
salvaguardia dei livelli occupazionali. Restano criticità sulle quali il
Sindacato continuerà a vigilare anche per assicurare alla redazione un
miglioramento delle condizioni generali dell’accordo. Roma, 5 marzo 2015
I GIORNALISTI DE L’UNITÀ HANNO APPROVATO L’INTESA SIGLATA
DUE GIORNI FA
TRA CDR, UNITÀ SRL DEL GRUPPO VENEZIANI E SOCIETÀ NIE IN
LIQUIDAZIONE
44 i sì, 6 no e 7 astenuti. L’accordo consente la riassunzione di 25 giornalisti oggi in
cigs, assicura un reddito minimo, mantiene un radicamento a Roma, garantendo
così la vocazione politica del quotidiano, e in prospettiva offre possibilità
di occupazione a coloro che resteranno esclusi dalla selezione iniziale.
Abbiamo concluso in modo positivo, anche con il sostegno dei fiduciari di
Firenze, Bologna e Milano, una trattativa che era iniziata tutta in salita, che
non lasciava sperare in più di qualche unità di nuovi occupati.
Ringraziamo Fnsi e associazioni stampa territoriali di Roma, Firenze, Bologna e
Milano per l’aiuto che hanno fornito.
Questo risultato non sarebbe stato possibile senza il dispositivo coraggioso e
articolato del tribunale fallimentare di Roma, che ha valorizzato i lavoratori
tutelandone diritti e professionalità.
Un pensiero particolare va a Carla Cantone, segretario dello Spi Cgil che in
questi difficili mesi ci ha sostenuto e ospitato presso quella che era la
storica sede del Pci romano in via de’ Frentani a due passi dalla redazione
“leggendaria” de l’Unità a San Lorenzo. Buon sangue non mente: un grande
sindacato si schiera sempre per i lavoratori. Grazie Carla!
Auspichiamo che la nuova impresa editoriale guidata dal gruppo Veneziani e con
una fondamentale partecipazione della fondazione Eyu del Pd, parta con il piede
giusto, per il bene di tutti: giornalisti e informazione politica.
Per quanto ci riguarda continueremo a
tutelare i nostri colleghi, che ancora si trovano in condizione di forte
emergenza, e soprattutto quelli che continueranno a stare in cigs. Sono ancora
molti i nodi da sciogliere, prima che questa triste vicenda si concluda. Non
ultimo quello dei colleghi costretti a pagare di tasca propria i danni per diffamazione che avrebbe dovuto
pagare la Nie in liquidazione. La nostra battaglia non finisce qui, ma da oggi
procederemo con qualche certezza in più. Il Cdr