Nove Gruppi regionali dell'Ussi scrivono al presidente Capone: "Le critiche alla tua gestione sono dovute alla scarsa collegialità e al venir meno di un rapporto fiduciario"

In una lettera indirizzata al presidente dell'Ussi, nove Gruppi regionali sottolineano che l'iniziativa di Capone di fare propria la richiesta di valutare l’ipotesi di un Congresso straordinario "sarebbe stato un fatto importante e significativo se non fosse risultato svilito dalla motivazione data nella relazione e nel successivo comunicato a nome dell’USSI pubblicato sullo stesso sito ufficiale dell’USSI e su quello della FNSI"

Al Presidente Antonello Capone, il civile dibattito che ha fatto seguito alla tua relazione introduttiva ai lavori del Consiglio nazionale del 18 gennaio ha smentito le argomentazioni da te addotte secondo cui l’insoddisfazione dei Gruppi e di quanti hanno criticato l’immobilismo dell’USSI su temi importantissimi e vitali sarebbe collegata alla vicenda del tuo procedimento disciplinare felicemente conclusosi presso l’Ordine di Milano. La smentita è arrivata dagli interventi di De Liberato e degli altri due vice presidenti Spallanzani e Donno che hanno tutti lamentato scarsa collegialità ed il venir meno di un rapporto fiduciario. Ed è stata altresì ribadita dai consiglieri e dai presidenti dei Gruppi intervenuti nonché dal voto con cui il Consiglio, respingendo all’unanimità le dimissioni dei Vice Presidenti (oltre che di Tacchini), ha di fatto ritenuto fondate le loro critiche alla gestione presidenziale. Che tu abbia fatta propria la richiesta che ti era stata formulata lo scorso 30 novembre da 11 Gruppi di valutare l’ipotesi di un Congresso straordinario sarebbe stato un fatto importante e significativo se non fosse risultato svilito dalla motivazione da te data nella relazione e nel successivo comunicato a nome dell’USSI pubblicato sullo stesso sito ufficiale dell’USSI e su quello della FNSI. Il richiamo generico alla richiesta dei Gruppi non fa infatti alcun riferimento alle tante ed articolate motivazioni contenute nel loro documento mentre tutto il comunicato, riportando solo la tua relazione e nemmeno l’indicazione nominativa dei colleghi intervenuti nel dibattito, sembrerebbe avallare la tesi secondo cui tutto sia nato dal procedimento disciplinare dal quale, anche con nostra piena soddisfazione, sei uscito assolto. Tutto ciò premesso, e per necessità di fare chiarezza, ribadiamo con forza che le cause che hanno portato a questa situazione non sono da attribuire assolutamente alla vicenda che ti ha visto coinvolto bensì allo stato di disagio venutosi a creare per una gestione complessiva dell’USSI – sia per quanto riguarda i rapporti interpersonali che per l’aspetto operativo – insoddisfacente ed inadeguata rispetto agli obiettivi che tutti noi ci eravamo posti. Ti chiediamo pertanto che queste riflessioni siano pubblicate sul sito dell’USSI ad integrazione del tuo comunicato ed allegate, facendone parte integrante, al verbale del Consiglio Direttivo del 18 gennaio. Per quanto riguarda la richiesta che ti era stata formulata a suo tempo dai Gruppi, della quale nel citato tuo documento si fa solo un vago accenno (“il 30 novembre scorso 11 Gruppi regionali su 19 avevano chiesto un chiarimento con un Congresso”), ti chiediamo altresì di voler pubblicare sul sito ufficiale dell’USSI il testo integrale dell’allegato documento che fu redatto al termine della riunione della Conferenza dei Presidenti. Un cordiale saluto, I GRUPPI Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria