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Fnsi 10 Mar 2003

Nomine Rai Serventi Longhi: “Personalità di prestigio ma occorre riformare i criteri” Le posizioni di Siddi e dell’Usigrai

Nomine Rai Serventi Longhi: “Personalità di prestigio ma occorre riformare i criteri” Le posizioni di Siddi e dell’Usigrai

Nomine Rai
Serventi Longhi:
“Personalità di prestigio
ma occorre riformare
i criteri”
Le posizioni di Siddi
e dell’Usigrai

Paolo Mieli (Presidente), Angelo Maria Petroni, Francesco Alberoni, Giorgio Rumi e Marcello Veneziani. Sono queste le cinque personalità nominate dai presidenti di Camera e Senato, Pierferdinando Casini e Marcello Pera, per il Cda della Rai. “Prendiamo atto della nomina del nuovo Consiglio di amministrazione della RAI da parte dei Presidenti delle Camere – ha dichiarato il Segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi – una nomina avvenuta dopo la fine ingloriosa del precedente Consiglio e che i Presidenti della Camera e del Senato hanno deciso in tempi rapidi. Il Sindacato dei giornalisti ritiene che siano state nominate personalità di indubbio prestigio non appartenenti a partiti o schieramenti politici. Ciò anche se la logica delle indicazioni di parte e delle indicazioni dai vertici degli schieramenti è stata ancora una volta riproposta e non sono quindi stati accolti gli appelli alle forze politiche di evitare patteggiamenti. Nel rispetto delle decisioni del Senatore Pera e dell’On. Casini, occorre quindi riproporre al Governo, al Parlamento e al Paese la necessità Distinti saluti una radicale riforma dei criteri di nomina del Cda della Rai per sottrarlo al controllo e all’intervento diretto della politica. Ci auguriamo davvero che il nuovo Consiglio dimostri di essere indipendente e difenda con forza il ruolo e l’autonomia del servizio pubblico nell’attuale delicata situazione istituzionale condizionato dal conflitto di interessi. Attendiamo anche la nomina di un nuovo Direttore generale che sia a sua volta autorevole ed indipendente. La Federazione della Stampa ribadisce il suo impegno, a fianco dell’Usigrai, per la difesa della principale azienda culturale e informativa del Paese, per una riforma del sistema della comunicazione alternativa a quella presentata dal Governo per una soluzione definitiva del conflitto di interessi del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per questo la nomina del nuovo Cda Rai, e l’indicazione di un Presidente che ben conosce il mondo dell’informazione di cui ha rappresentato una delle figure più importanti degli ultimi anni, segna solo una tappa nel percorso arduo e difficile per garantire all’Italia un’informazione libera e plurale.” Rai: Siddi (Fnsi) ora speriamo in una mission di alto valore per l’azienda. Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi ha dichiarato: “Speriamo che dalla somma di profili individuali che compongono il nuovo CDA della Rai, possa emergere una mission di alto valore per l’Azienda, per la sua capacità di rappresentare il Paese valorizzando il patrimonio professionale e culturale di cui dispone e assicurando serenità di lavoro ai dipendenti e le massime condizioni di autonomia e rispetto del pluralismo ai giornalisti. Bisogna voltare pagina. Il CDA è atteso ad un compito arduo. Sarà sempre essenziale ricordare che il patrimonio della Rai non è nelle contiguità politiche. Si può provare. La cifra della soluzione trovata oggi la darà la verifica circa la soluzione che sarà data, a partire dalla nomina del direttore generale, all’impostazione complessiva della nuova gestione.” Rai: esecutivo Usigrai su nuovo Cda Anche se il metodo di nomina non ha escluso patteggiamenti politici estranei alla legge, il nuovo CdA può segnare un importante momento di svolta per la Rai. Si coglie, nelle decisioni dei Presidenti delle Camere, lo sforzo di superare il meccanismo di troppo rigide appartenenze attraverso la scelta di personalità di notevole livello culturale e professionale. Nell’augurare buon lavoro al prossimo Presidente Paolo Mieli e agli altri consiglieri, i giornalisti della Rai chiedono che il CdA metta al centro del suo lavoro il progetto editoriale ed industriale di rilancio dell’azienda e sappia far percepire all’opinione pubblica che per la Rai si apre una nuova stagione di autonomia, lontana dalle scelte che hanno provocato una crisi di ascolti, di qualità, di credibilità. Di questa autonomia ha bisogno in particolare l’informazione del servizio pubblico, costretta a subire in questi mesi pesanti interventi esterni e dannosissime decisioni interne. Attenderemo, come sempre, il nuovo vertice alla prova dei fatti e delle scelte, a partire da quella fondamentale per il nuovo Direttore Generale.

@fnsisocial

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