«Tre testate erano senza direttore, si trova soluzione per due e una, Rai Sport, resta ancora con un interim. Perché? Si procede al cambio, invece, di direttori nella pienezza del loro mandato. Perché? In assenza di un piano di riforma delle news, che il Contratto di Servizio impone sia fatto entro marzo, quale senso ha? Di norma si fanno prima i progetti e poi i nomi». Sono le domande poste da Fnsi e Usigrai dopo le indiscrezioni sulle nomine dei nuovi direttori dei telegiornali Rai, previste per domani.
«E la Rai ha già concordato con Montanari e Colucci una, doverosa, nuova adeguata collocazione, come previsto dal Contratto? E non si dice una parola di chiarezza su Rainews24 e Rai Parlamento, dove i direttori più che confermati appaiono semplicemente 'non rimossi'. Ma fino a quando? E con quali garanzie?», incalza il sindacato.
«Fa piacere ovviamente – concludono Fnsi e Usigrai – che si parli di tutte risorse interne, alle quali, se il Cda dovesse dare parere favorevole, va il nostro in bocca al lupo. Ma come abbiamo sempre detto, la nostra non è una battaglia corporativa: volevamo e vogliamo un'azienda in cammino, in grado di rilanciarsi con investimenti e riforme. Ma ancora una volta siamo di fronte a una azienda senza un progetto, senza una chiara direzione di marcia».
Nomine Rai, il Cdr Rai Sport: «Perché non c'è anche la nostra direzione?»
«La Rai continua a dimenticare Rai Sport. Perché?» Inizia così un comunicato del Cdr e del fiduciario di Milano di Rai Sport a proposito delle imminenti nomine alle testate Rai che non includerebbero al momento la testata sportiva, nonostante da agosto la direzione di Rai Sport sia stata affidata ad interim a Bruno Gentili, dopo le dimissioni di Gabriele Romagnoli. «Ancora una volta, troviamo inaccettabile e incomprensibile il totale disinteresse dell'Azienda nei confronti della redazione di Rai Sport», afferma il Cdr.
«Nelle proposte di nomina dei direttori, formulate dall'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini e inviate ai consiglieri, in vista del Cda di domani, non c'è quella della nostra testata. Negli ultimi tre mesi, solo il grande impegno e l'ottimo lavoro di tutta la redazione, in condizioni obiettivamente difficili, hanno permesso di sopperire alla latitanza dell'Azienda, che non è ancora in grado di dare delle risposte. Ora, però, la nostra testata ha bisogno, e subito, di una direzione stabile e con pieni poteri per progettare e rilanciare il proprio futuro. Le giornaliste e i giornalisti di Rai Sport non possono più aspettare», conclude il Cdr di Rai Sport. (AdnKronos - Roma, 30 ottobre 2018)