E' terminata da poco l'incursione degli attivisti del movimento no-Tav nella sede romana di 'La Repubblica'. ''E' stato un blitz molto pacifico, chiedevano solo di parlare e di essere ascoltati'', spiega il vicedirettore Dario Cresto-Dina, che e' sceso a parlare con i manifestanti, ''una cinquantina, tutti giovanissimi, interessati soprattutto a parlare con Repubblica.it per fare sentire la loro voce attraverso la rete''.
''Sono venuti a spiegare la loro posizione, sostenendo che non e' sufficientemente presente nell'informazione di tutta la stampa, di tutti i grandi giornali sulle vicende della Val di Susa'', dice il vicedirettore del quotidiano di largo Fochetti. ''Hanno portato - prosegue - un comunicato in cui sintetizzano i costi del progetto e chiesto di parlare con la direzione''. Quando Cresto-Dina e' sceso ''una ventina di attivisti aveva gia' scavalcato tornelli ed era salita, diretta verso Repubblica.it. Ho chiesto loro - racconta ancora - di richiamare indietro i compagni, cosa che e' avvenuta nel giro di pochi minuti. Il dialogo e' stato molto tranquillo e i ragazzi hanno scelto tre rappresentanti che ho accompagnato nella redazione di Repubblica.it''. L'incursione, sottolinea ancora Cresto-Dina, e' stata assolutamente ''pacifica, senza atti intimidatori, ne' danni, ne' insulti''.(ANSA) - ROMA, 3 MAR -