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Fnsi 16 Feb 2004

Natale e Serventi alla “Convention dell’Ulivo”. Le critiche di Butti (An), Bonatesta (An), Romani (Fi), Quarto Potere. Le repliche: “Aspettiamo un invito anche dal centro-destra”

Natale e Serventi alla “Convention dell’Ulivo”. Le critiche di Butti (An), Bonatesta (An), Romani (Fi), Quarto Potere. Le repliche: “Aspettiamo un invito anche dal centro-destra”

Natale e Serventi alla “Convention dell’Ulivo”. Le critiche di Butti (An), Bonatesta (An), Romani (Fi), Quarto Potere. Le repliche: “Aspettiamo un invito anche dal centro-destra”

''Questa è l'ennesima dimostrazione del pregiudiziale schieramento del sindacato dei giornalisti e dell'Usigrai all'interno dello scacchiere politico e, ovviamente, e' uno schieramento a sinistra''. Lo ha dichiarato Alessio Butti (An), componente della commissione di vigilanza Rai. ''Sotto la regia di Michele Santoro e Gad Lerner – ha aggiunto - altri due mezzibusti e anchorman di grande importanza della Rai di sinistra spiccavano nelle prime fila al Palalottomatica: si tratta di Roberto Natale, capo dell'Usigrai, e Paolo Serventi Longhi, capo della Federazione nazionale della stampa. Ogni ulteriore commento - ha concluso Butti - e' del tutto superfluo''. (AGI) Fnsi e Usigrai ''dimissionino i loro segretari Paolo Serventi Longhi e Roberto Natale''. Lo chiede il senatore di An Michele Bonatesta che sottolinea la presenza ieri alla convention romana dell'Ulivo dei due sindacalisti e sostiene: ''sono tutto fuorché leader autonomi, indipendenti, apolitici ed apartitici di un sindacato di categoria, sono due militanti della sinistra''. ''La presenza in prima fila alla convention dell'Ulivo dei segretari generali della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, e dell'Usigrai, Roberto Natale, quasi essi fossero i capi di due partiti facenti parte della coalizione di opposizione, conferma quanto da tempo sosteniamo - dice Bonatesta - siamo di fronte a personaggi organici ad uno schieramento politico, militanti di sinistra, tutto fuorché leader autonomi, indipendenti, apolitici ed apartitici di un sindacato di categoria''. A questo punto, sostiene Bonatesta, ''o gli iscritti alla Fnsi e all'Usigrai dimissionano i loro segretari generali, dimostrando così che le due organizzazioni sono sindacali e non politiche, oppure occorre promuovere al più presto la costituzione di altre forze di rappresentanza della categoria dei giornalisti e dei giornalisti Rai in particolare''. Questo, conclude l'esponente di An, ''al fine di garantire il pluralismo, superare una volta per tutte l'anomalia antidemocratica del monopolio e del sindacato unico, stile Unione Sovietica, e tutelare effettivamente gli interessi dei lavoratori, tutti i lavoratori, nel campo dell'informazione''. (ANSA) ''Abbiamo la dimostrazione che la stampa e' a sinistra. Ancora una volta l'informazione, nella sua massima espressione, ha trovato la sua collocazione politica''. Cosi' Paolo Romani, responsabile dell'informazione di Forza Italia, e componente della Vigilanza Rai, commenta la presenza alla convention dell'Ulivo al Palalottomatica di Paolo Serventi Longhi segretario nazionale della FNSI e di Roberto Natale, dell'Usigrai. ''Quando sosteniamo che la stampa e' a sinistra, ci dicono che non e' vero - conclude Paolo Romani - ma oggi ne abbiamo avuto la dimostrazione e la conferma''. (AGI) Antonio Armano, Carlo Ercole Gariboldi, Pino Nicotri, Edmondo Rho, Daniela Stigliano (consiglieri Alg, Fnsi e Inpgi di Quarto Potere) hanno inviato la seguente lettera a Paolo Serventi Longhi: Caro Segretario della Federazione nazionale della Stampa, abbiamo visto e letto della tua partecipazione alla convention romana dell'Ulivo. Una scelta che comprendiamo e non condividiamo. Noi siamo convinti che il tuo ruolo di capo di un sindacato unico consiglierebbero una maggiore prudenza. Molti di noi (e molti dei nostri giornalisti elettori, non tutti) votano per la tua stessa parte politica, ma il sindacato dei giornalisti ci deve rappresentare tutti. Il sindacato deve rappresentare gli iscritti e li deve tutelare indipendentemente dalle opinioni politiche. Siamo un sindacato, non un partito. Certo, il tuo comportamento è coerente a tue precedenti prese di posizione: ad atteggiamenti rigorosi e corretti nei confronti del governo di centro destra, va contrapposto un atteggiamento accondiscendente, se non collaterale, mantenuto con quelli di centro sinistra. Nessuno di noi dimentica quando, contrariamente al volere della maggioranza dei giornalisti, hai firmato un contratto-suicida sotto l'ombrello protettivo di un ministero del Lavoro a te politicamente vicino. Questo atteggiamento indebolisce il nostro sindacato e la categoria. E' anche per questa ragione che è nato Quarto Potere, un movimento sindacale trasversale. Noi ci proponiamo di cambiare il sindacato e le organizzazioni della categoria (Inpgi, Casagit, Ordine, Fondo), perché torni a essere la casa di tutti i giornalisti, perché tutti si sentano tutelati e rappresentati. E a questo proposito, ricordiamo che anche recentemente ti sei comportato in modo partigiano sulla proposta di riconfermare Gabriele Cescutti all'Inpgi: non è compito del sindacato fare queste proposte, e sono un'invasione di campo indebita i vari appelli in proposito di 12 Associazioni regionali di stampa, appelli cui tu, Serventi, hai lasciato briglia sciolta anziché condannarli come invece avresti dovuto. Il tuo atteggiamento di sabato 14 febbraio alla convention dell'Ulivo, la tua voglia di metterti in mostra stride particolarmente con la sottolineatura di Enzo Biagi, che ci ha richiamato all'isolamento che il nostro ruolo di giornalisti ci impone. Peccato, Segretario, hai perso un'altra occasione per lanciare un segnale diverso e unitario. ''Quarto potere mi riconosce almeno la coerenza. Ho gia' detto che il segretario del sindacato dei giornalisti ha il dovere, non il diritto, di accogliere tutti gli inviti delle forze politiche al confronto e al dialogo''. Replica cosi' il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi alla lettera aperte della corrente 'Quarto Potere'. ''Non e' colpa mia - prosegue Serventi - se dalla maggioranza questi inviti non arrivano, mentre giungono iniziative censorie da parte della Rai berlusconiana nei confronti di giornalisti indipendenti come Enzo Biagi. E' evidente che siamo nella fase che prepara il congresso della Fnsi e il dibattito, per taluni lo scontro, e' aperto''. ''Quanto all' Inpgi - conclude Serventi - e' singolare che chi mi ha rivolto personalmente un appello a ricercare una soluzione mi rimproveri oggi interferenze sulla scelta del gruppo dirigente''. (ANSA) Le critiche che arrivano dagli esponenti del centro-destra ''dimostrano soltanto la scorrettezza con la quale ci si rapporta da parte loro al sindacato dei giornalisti''. Il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi e il segretario dell' Usigrai Roberto Natale replicano cosi' al responsabile informazione di An Butti, riguardo alla loro presenza ieri al Palalottomatica. E sottolineano: ''prendiamo parte a tutte le iniziative delle forze politiche alle quali veniamo invitati, ovviamente senza distinguere fra forze di maggioranza e di opposizione''. Fnsi e Usigrai, scrivono in una nota congiunta Serventi e Natale, ''invitano alle iniziative sindacali i rappresentanti di tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, come è successo anche recentemente agli Stati Generali dell' informazione. Non è nostra responsabilità - sottolineano - se gli esponenti del centro-destra hanno scelto anche in quell'occasione di disertare il confronto. Allo stesso modo, come segretari di Fnsi ed Usigrai anche in questo caso, non è nostra responsabilità se alcune forze ritengono di non invitare i rappresentanti del sindacato dei giornalisti''. ''Vogliamo però intendere le strumentali ed infondate critiche odierne degli esponenti del centro-destra - proseguono Natale e Serventi - come fine di un ostracismo e preannuncio dell'invito che ci faranno giungere alle loro prossime iniziative. Stiano pur certi - concludono - che saremo presenti, nella fila che riterranno di assegnarci, per sentire le loro valutazioni sui temi della libertà dell'informazione e per portare anche in quelle sedi le nostre posizioni, come sempre autonome, a tutela della categoria''. (ANSA) Il centro destra ''vorrebbe impedire ai giornalisti e ai sindacalisti anche di partecipare e di ascoltare le posizioni politiche degli avversari di Silvio Berlusconi''. Lo dice il diessino Giuseppe Giulietti a proposito della presenza ieri al Palalottomatica dei segretari Fnsi e Usigrai stigmatizzata da esponenti della maggioranza. Il berlusconiano Paolo Romani - sostiene Giulietti - con raro sprezzo del ridicolo, accusa i dirigenti del sindacato dei giornalisti di aver 'osato' partecipare alla manifestazione di Roma conclusa da Romano Prodi. Romani, evidentemente, dopo aver taciuto sulle liste di proscrizione stilate dalla Bulgaria dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, vorrebbe ora impedire ai giornalisti e ai sindacalisti anche di partecipare e di ascoltare le posizioni politiche degli avversari di Silvio Berlusconi''. Non solo, prosegue Giulietti, ''vorrebbero condurre le prossime elezioni a reti unificate, ma vorrebbero perfino impedire a giornalisti e sindacalisti di ascoltare opinioni diverse da quelle del capo supremo''. Allo stesso modo, aggiunge l'esponente diessino, il responsabile informazione di An Alessio Butti ''ha accusato il responsabile Comunicazione dei Ds, Fabrizio Morri, di aver 'osato' occuparsi dei problemi della radio pubblica''. Evidentemente, dice Giulietti, ''Butti non e' affatto preoccupato dalla crisi devastante senza precedenti del servizio pubblico, e per questo ha bisogno di inventarsi la teoria del complotto. Non si preoccupi Butti - conclude Giulietti - la radio purtroppo, sta precipitando senza bisogno di complotto alcuno''. (ANSA)

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