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Fnsi 02 Lug 2002

Napoli: Direttivo spaccato, quattro posizioni a confronto

Napoli: Direttivo spaccato, quattro posizioni a confronto

Napoli: Direttivo spaccato, quattro posizioni a confronto

Giornalisti campani per la legalità Napoli, 3 luglio 2002 Basta con i giochini sulla pelle del sindacato e dei giornalisti. L’associazione napoletana della stampa è inagibile ma non da ora. Ecco perché i Giornalisti campani per la legalità ritennero di suonare il più rumoroso campanello di allarme non presentandosi lo scorso anno alle elezioni per il Direttivo locale. Troppi interessi personali oscurano i problemi dell’intera categoria. Il presidente Franco Maresca in questa vicenda ha il torto di aver convissuto troppo a lungo con un gruppo di potere, ma non è certamente l’unico responsabile di quel che sta accadendo (lui stesso ha peraltro provato a liberarsi di vecchi retaggi e a rilanciare l’azione sindacale). Maresca non sembra intenzionato a dimettersi e in ogni caso nessuno può imporgli le dimissioni. Lo Statuto in questo senso è chiaro. La Fnsi non può intervenire come indicato da qualcuno, a meno che non si dimettano tutti, presidente e consiglieri, come sarebbe ragionevole e nel segno del bene comune. Nuove elezioni potrebbero far chiarezza ma dovrebbero essere precedute da una fase in cui, con la partecipazione attiva della Fnsi, si arrivi a una riforma il più possibile condivisa dello Statuto. Il coordinatore Ottavio Lucarelli Franco Mancusi e Carlo Verna (consiglieri nazionali Fnsi) Napoli, 26 giugno 2002 Giornalisti uniti, Giornalisti campani per la legalità, Autonomia e solidarietà sono fermamente intenzionati a proseguire in un'azione di rafforzamento del sindacato a Napoli e in Campania su una linea di servizio ai colleghi. Puntano al rilancio dell'Associazione napoletana della stampa e pongono al primo punto i problemi della categoria: iniziative in favore dei disoccupati, assistenza nelle vertenze in atto, attività di informazione e documentazione. Le tre sigle sindacali, che si riferiscono alla maggioranza nazionale che governa i cinque enti di categoria, respingono il tentativo di chi vuol far prevalere interessi personali e di bottega puntando solo a gestire il potere per se stessi per far tornare il sindacato indietro nel tempo. Giornalisti uniti Giornalisti campani per la legalità Autonomia e solidarietà Napoli, 1 luglio 2002 I sottoscritti consiglieri dell'associazione napoletana della stampa (Gianni Ambrosino, Enzo Calise, Corrado Castiglione, Enzo Colimoro, Silvio B. Geria, Marco Lo Basso, Giuseppe Mariconda) denunciano quanto segue: Il Consiglio direttivo, convocato per oggi nella sede di Via di Cappella vecchia 8/b, e' stato unilateralmente "sconvocato" dal presidente Franco Maresca dopo la sfiducia votatagli dall'assemblea generale degli iscritti il 26 giugno scorso. I sottoscritti consiglieri chiedono che il nuovo Consiglio direttivo, con all'ordine del giorno l'elezione del nuovo esecutivo, venga convocato entro 8 giorni e comunque nei termini temporali previsti dallo statuto. I sottoscritti consiglieri, nel far proprio il documento approvato a larga maggioranza dall'assemblea, diffidano il presidente sfiduciato dal compiere ulteriori violazioni statutarie, mettendo in atto altre manovre dilatorie. Chiedono, infine, alla Fnsi di farsi garante dell'osservanza degli statuti nazionale e regionale. Napoli, 1 luglio 2002 Il Segretario e il Tesoriere dell'Associazione, Napoletana della Stampa comunicano: "In merito alle ultime vicende riguardanti dell'Associazione Napoletana della Stampa, è importante fare chiarezza per sgombrare il campo da ogni equivoco e da ogni possibile strumentalizzazione di parte. Rinnoviamo il nostro personale impegno teso ad attuare un rinnovamento del sindacato in un momento difficile dello sua vita. Con una crisi editoriale sempre più grave, specie in una realtà debole quale è quella campana, stiamo cercando di lavorare per rilanciare l'Assostampa Napoletana. Per fare questo è necessario un sindacato il più unitario possibile che abbia la forza dl superare incomprensioni, personalismi e rancori, e che soprattutto non tenga conto di piccole strategie tese a mantenere in essere situazioni superate dai fasti e dalla storia. Per questo motivo riteniamo giusto il documento approvato a larga maggioranza nell'ultima riunione dell’Assemblea degli iscritti che ha di fatto condiviso le nostre osservazioni e le nostre indicazioni "Sconvocare" ", come è stato fatto a mezzo telegramma, un Direttivo, atteso e già convocato non è stato certo un fatto positivo. Stando a quanto registrato, questo rinvio appare come un tentativo di non voler tener conto di una volontà democraticamente manifestata nel corso di un'Assemblea che per sua stessa natura è e deve essere sovrana. Almeno finché la democrazia e la dialettica sindacale saranno ancora valori cari ed ispiratori della nostra categoria. Se questo è vero noi prendiamo le distanze da questa "convocazione", stigmatizzando e censurando in maniera severa quanto è stano fatto. Bisogna discutere sulle cose da fare e sui percorsi da seguire per attuare il cambiamento. E per accelerare questo processo - azione non più procrastinabile - Con questo documento ribadiamo la volontà di mettere a disposizione i nostri rispettivi incarichi in seno al Direttivo dell'Assostampa. Cosa che formalizzeremo nelle prossime ore, non appena sarà stata fissata e comunicata la data del prossimo Direttivo. Chiediamo pertanto a Franco Maresca di convocare immediatamente il Direttivo, per fare chiarezza e per accelerare il cambiamento auspicato da tutti. Questo nel rispetto del Direttivo ma soprattutto dei colleghi precari e disoccupati che aspettano risposte concrete sui problemi e sui mali della professione. Bisogna cha tutti abbiano il coraggio dl saper fare un passo indietro. E' ovvio che noi, avendolo fatto per primi, ce lo aspettiamo dagli altri". Enzo Colimoro Silvio B. Geria Napoli, 1 luglio 2002 Riguardo alle vicende dell'Associazione napoletana della stampa, i consiglieri nazionali Fnsi Gianni Ambrosino e Ermanno Corsi richiamano l'attenzione dei vertici federali sulle gravissime violazioni statutarie compiute in Campania. Tali violazioni hanno determinato uno stato di paralisi dell'Assostampa dal punto di vista dell'azione sindacale e creato un vuoto preoccupante dal punto di vista contabile. I due consiglieri nazionali chiedono l'intervento della Fnsi affinché l'Associazione napoletana della stampa rientri nelle regolarità delle norme statutarie.

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