Un anno e dieci mesi a Giuseppe Cirella e Mariarosaria Amato e 10 mesi alla figlia Carmela Cirella per lesioni e violenza privata nei confronti della giornalista Luciana Esposito, aggredita al Parco Merola di Ponticelli nel dicembre del 2015. È la sentenza pronunciata dal Tribunale di Napoli dopo un processo durato più di sei anni.
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania con l'avvocato Maurizio Sosti, in accordo con la Fnsi, si era costituito parte civile nel processo e ora dovrà essere risarcito. «Sono stati anni nei quali c'è stata una logorante attività di delegittimazione nei confronti della giornalista, così come succede spesso contro i cronisti vittime di minacce e aggressioni, che ha coinvolto anche chi si sarebbe dovuto schierare al suo fianco senza se e senza ma», rileva il Sugc che esprime «soddisfazione per la decisione del giudice che mette un primo punto alla vicenda» e annuncia che «sosterrà Luciana anche nei successivi gradi di giudizio». (Da: sindacatogiornalisti.it)