Il giornalista Carlo Gregoretti, che esordì giovanissimo sulle pagine del settimanale "L'Espresso", diventando in seguito vicedirettore di "Panorama" e direttore di "Epoca", è morto a Roma all'età di 91 anni. «Il Covid ha portato via un grande uomo, giornalista, marito, papà e nonno», fa sapere la famiglia, le figlie Stella, Tamara, Mimosa e Sabina, il figlio Marco e i nipoti tra cui Francesca, Viola, Davide, Marco, Giulio, Halima, Zahra e Ivan.
La sua è stata «una vita - ricordano - piena di coraggio, intelligenza, visioni (anche subacquee), curiosità, gusto e grandi passioni: dalla libertà alla comunicazione, dalla letteratura alla filosofia, dalla lingua alla storia, dalla navigazione alla cucina. Ma soprattutto amore per la sua adorata Chicchi con la quale ha condiviso 70 anni della sua vita».
I funerali si terranno sabato 7 maggio alle 10 nella Basilica di Santa Sabina. Nato a Roma il 12 novembre 1930, Gregoretti fu il più giovane del piccolo gruppo di giornalisti con cui Arrigo Benedetti nell'ottobre del 1955 iniziò a pubblicare il settimanale "L'Espresso". (Ansa)