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Vertenze 08 Ott 2015

Mondadori licenzia tutti i grafici editoriali del mondo Focus, la protesta dell’assemblea dei giornalisti

Mondadori licenzia in tronco 23 persone tra segretarie, impiegati, addetti al marketing e alla produzione. Una scelta che preoccupa l’assemblea dei giornalisti che in un comunicato “denuncia la decisione dell'editore” ed esprime preoccupazione “per la ferita sociale che ciò comporta e per l'incertezza sul futuro delle testate”.

Mondadori licenzia in tronco 23 persone tra segretarie, impiegati, addetti al marketing e alla produzione. Una scelta che preoccupa l’assemblea dei giornalisti che in un comunicato “denuncia la decisione dell'editore” ed esprime preoccupazione “per la ferita sociale che ciò comporta e per l'incertezza sul futuro delle testate”.

“A pochi giorni dall'acquisto milionario di RCS Libri costato 128 milioni di euro il colosso Mondadori licenzia in tronco 23 persone tra segretarie, impiegati, addetti al marketing e alla produzione, che da più di 20 anni lavorano per le riviste del mondo FOCUS contribuendo al loro successo”. A renderlo noto è l’assemblea dei giornalisti di G+J/M che in un comunicato esprime preoccupazione per la scelta compiuta dall’azienda e per l’incertezza sul futuro delle testate del gruppo.
“La decisione arriva inattesa – prosegue la nota – a poco più di due mesi dall'acquisizione dell'intera quota societaria fino a quel momento detenuta da Bertelsmann da parte di Mondadori (oltre 2.000 dipendenti, oltre 1.100 milioni di euro di fatturato nel 2014). Una decisione esplicitamente motivata dalla volontà di assorbire le funzioni, ma non le persone, nella stessa Mondadori, senza ricollocare nessuno”.
L'Assemblea dei Giornalisti di Gruner+Jahr/Mondadori pertanto “denuncia la decisione dell'editore, che liquida così il 90% dei grafici editoriali ancora presenti in azienda dopo le varie ‘ondate di pulizia’ già costate il posto di lavoro a 60 persone e oltre cinque anni di stato di crisi”.
I giornalisti invitano quindi la Mondadori “a un radicale ripensamento del piano, sottolineando che questo smantellamento totale di una parte tanto importante dell'azienda è indice di mancanza di considerazione per i lavoratori ed esprimono preoccupazione per la ferita sociale che ciò comporta e per l'incertezza sul futuro delle testate”.

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