Ordine dei giornalisti e Assostampa Fvg sono «al fianco del collega Giuseppe Ragogna, già vicedirettore del Messaggero Veneto, per le minacce di morte ricevute attraverso i social. "Giuseppe Ragogna sai quanti di noi sparerebbero volentieri alla tua misera persona ed a tutti quelli che come te, affetti irrimediabilmente da disturbi mentali". Questa – spiegano i rappresentanti dei giornalisti – la frase pubblicata sotto un suo post che gli amministratori di un gruppo avevano condiviso per aprire un dibattito sullo sfregio alle istituzioni dopo il violento assalto al Congresso americano».
L'inaccettabile messaggio, incalzano Ordine e sindacato regionali, «rientra in un'attività denigratoria che dura da tempo, da quando ancora ricopriva il ruolo di vicedirettore del Messaggero Veneto e continua anche oggi che si occupa di temi legati a volontariato, emarginazione e migrazioni. Sono già diverse le querele per diffamazione che ha dovuto depositare in Procura».
Accanto alla solidarietà al collega, Ordine e Assostampa richiamano «ancora una volta i principi dell'Art. 21 della Costituzione che sancisce il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero. Vale in primis per i giornalisti, sempre più sotto attacco negli ultimi mesi, e vale – concludono – per tutti i cittadini».