Torna di attualità in questi giorni il caso delle minacce al parroco di Forcella e al cronista di "Napolipiù" che avevamo segnalato in "www.fnsi.it" riportando le opinioni degli organismi del Sindacato e dell'Ordine. Il due luglio scorso la notizia è stata rilanciata dall'Ansa. La riportiamo:
Torna di attualità in questi giorni il caso delle minacce al parroco di Forcella e al cronista di "Napolipiù" che avevamo segnalato in "www.fnsi.it" riportando le opinioni degli organismi del Sindacato e dell'Ordine. Il due luglio scorso la notizia è stata rilanciata dall'Ansa. La riportiamo: Il parroco di Forcella, Don Luigi Merola ed un giornalista hanno ricevuto una lettera anonima contenente minacce di morte. La notizia è stata resa nota dal quotidiano "Napolipiù", per il quale lavora il giornalista, Arnaldo Capezzuto. Nella lettera recapitata al parroco del rione Forcella un disegno mostra due teste mozzate ed è accompagnata dalla minaccia al giornalista:"gli faremo fare la fine di Siani, ed anche a te, str...". "Capezzuto - afferma il direttore di "Napolipiù", Giorgio Gradogna - da tempo si occupa del processo contro gli accusati dell' assassinio di Annalisa Durante", la minorenne uccisa in una sparatoria nei pressi di casa. "Spero vivamente, insieme a tutta la redazione, che le forze dell'ordine vogliano vigilare sulla sicurezza e l' autonomia di un giornale libero come il nostro, che ha il coraggio di raccontare i fatti di questa città senza alcun condizionamento", conclude Gradogna. (ANSA) Sulle minacce al giornalista di "Napolipiu" intervengono il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania Ermanno Corsi, ed il presidente dell' Associazione Napoletana della Stampa Gianni Ambrosino. "Quanto accaduto diventa ancora più grave dopo gli episodi che hanno visto coinvolti oltre alla collega di Italia Uno per l'inchiesta a San Giovanni a Teduccio, i colleghi del "Mattino" e del "Corriere del Mezzogiorno" durante un servizio ad Ischia. Alle forze dell'ordine, quotidianamente impegnate soprattutto in questi ultimi mesi in una lotta al crimine, chiediamo la massima vigilanza e protezione su chi ogni giorno è impegnati a raccontare le verità di questa città. Per il "Movimento unitario dei giornalisti della Campania" "Le minacce di morte al collega Arnaldo Capezzuto, dopo quanto accaduto ieri alla collega di Italia Uno ed oggi a quelli del Mattino e del Corriere del Mezzogiorno, contribuiscono ad acuire quel clima intimidatorio che da tempo si respira in questa città". Il Movimento esprime solidarietà al giornalista ed al suo quotidiano. (ANSA