“Ci risiamo, siamo costretti a condannare l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di un cronista sportivo. Il collega Federico Ruffo di Agorà dopo il reportage sulla tessera del tifoso (andato in onda su Rai Tre mercoledì 10 novembre) ha ricevuto un plico che conteneva una lettera di minacce e una cartuccia di fucile da caccia.
Esprimo la mia totale solidarietà con il collega, anche a nome dell’Associazione Stampa Romana. Le parole però, sono ormai vuote e insufficienti, serve un’azione sindacale e ordinistica a tutela dei cronisti che fanno il loro dovere. Sarà il caso che l’agibilità professionale dei colleghi impegnati su fronti caldi come la criminalità organizzata e mafiosa, alla quale appartengono anche i soggetti che hanno minacciato Ruffo, diventi uno dei temi dei prossimi congressi regionali e nazionale”.