«Agghiaccianti minacce arrivate alla redazione di Report dopo il servizio sul conflitto tra Israele e Palestina realizzato da Giorgio Mottola». Lo ha denunciato il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, con un post pubblicato sul suo profilo Facebook martedì 12 novembre 2024.
Ranucci ha proseguito riportando il contenuto del messaggio intimidatorio: «"Vi dovreste vergognare per l'ignobile servizio anti Israele della scorsa settimana. Pulizia etnica da parte dell'esercito israeliano a Gaza!? La meritereste Voi, stile redazione di Charlie Hebdo", evocando l'attentato del 17 gennaio 2015, quando un commando di due uomini armati con fucili d'assalto Kalashnikov fece irruzione nei locali della sede del giornale durante la riunione settimanale di redazione, sparando sui presenti. Furono uccise dodici persone, tra le quali il direttore Stéphane Charbonnier detto Charb, diversi collaboratori storici del periodico (Cabu, Tignous, Georges Wolinski, Honoré) e due poliziotti».
Il giornalista ha chiuso il post comunicando che «l'episodio è stato segnalato ai poliziotti della mia scorta».
Sull'accaduto è intervenuto anche il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, con un post su X: «Gravissime e inquietanti le minacce alla redazione di @reportrai3. Bisogna fermare questo clima di odio. I giornalisti non fanno altro che il proprio lavoro: il diritto e il dovere di raccontare, nell'interesse esclusivo dei cittadini».
Secondo quanto riportato in serata dall'agenzia Ansa, la questura di Roma ha proceduto ad acquisire la mail con le minacce a Report.