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Troupe Rai aggredita in Sicilia, la solidarietà del sindacato (Foto @TgrRaiSicilia)
Minacce 11 Nov 2024

Sicilia, troupe Rai aggredita a Piazza Armerina. La solidarietà del sindacato

Un uomo ha danneggiato la telecamera dell'operatore al lavoro con l'inviata, domenica 10 novembre 2024, per raccontare la storia di una ragazza trovata morta in circostanze da chiarire. La vicinanza dei Cdr della Tgr, dell'Usigrai e di Assostampa. La famiglia della vittima si è scusata attraverso il proprio legale.

Il Cdr della Tgr Rai Sicilia e il Coordinamento Cdr Tgr dell'Usigrai «esprimono massima solidarietà alla collega Lucia Basso e all'operatore Francesco Caudullo, aggrediti a Piazza Armerina mentre stavano facendo il loro lavoro», domenica 10 novembre 2024.

«I colleghi - scrivono in una nota Usigrai e Cdr - erano impegnati a raccogliere informazioni dalla famiglia di una ragazza trovata senza vita in condizioni non ancora chiarite. Con la massima sensibilità, tanto che la telecamera era spenta e poggiata a terra, stavano mostrando alla madre della vittima il servizio andato in onda il giorno prima, quando una persona vicina alla famiglia ha iniziato ad insultarli e ha preso a calci la telecamera, distruggendola».

Per i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico «un'aggressione violenta e immotivata che lascia turbati. Rivendichiamo - concludono - il diritto e il dovere di tutti i colleghi, sia giornalisti che operatori, di documentare casi di cronaca così eclatanti e di farlo, come stava accadendo a Piazza Armerina, con la massima sensibilità per le famiglie delle vittime».

Al fianco dei colleghi anche l'Associazione Siciliana della Stampa, che esprime «grande preoccupazione per l'aggressione contro la troupe della Rai» e «solidarietà alla collega Lucia Basso della sede di Catania». L'Assostampa ribadisce, quindi, la «preoccupazione di fronte al ripetersi di aggressioni e di minacce contro chi fa il lavoro di cronista sul campo. Il diritto di cronaca va tutelato e garantito - conclude la segreteria del sindacato regionale - per offrire ai cittadini una informazione corretta e completa».

Intanto, la famiglia della ragazza si è scusata attraverso il proprio legale, l'avvocato Milena Ruffini, con la troupe della Tg3 Sicilia, chiedendo che venga rispettato il dolore dei suoi clienti.

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