Michelino Crosti riceverà quest’anno l’Ambrogino d’oro, il più importante dei riconoscimenti pubblici milanesi assegnato in occasione della festa del santo patrono. Voce storica di Radio Popolare e colonna portante della Sala stampa di palazzo Marino, nonchè fondatore della corrente Nuova Democrazia Sindacale nell’ambito dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Michelino Crosti è stato presidente del Gruppo Cronisti Lombardi e fa parte della Giunta esecutiva dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani.
Michelino è stato nominato con voto bipartisan. Non a caso è soprannominato il 62° consigliere comunale. Ma quella sua assiduità non si è mai trasformata in compiacenza, come dimostra l’inchiesta del 1986, quando fece scoppiare il primo scandalo che coinvolgeva il costruttore Ligresti. Crosti ha deciso di dedicare la sua onorificenza a Enzo Biagi al quale nei giorni scorsi la maggioranza di centrodestra ha rifiutato di concedere la grande medaglia d’oro alla memoria come era stato proposto dal centrosinistra. Per Biagi, ha detto il sindaco Letizia Moratti, per ora è sufficiente l’iscrizione nel Famedio, il Pantheon dei milanesi: e quindi non gli verrà neanche intitolata una strada della città. Michelino ha spiegato la dedica della sua onorificenza a Biagi con il fatto che “come giornalista è un ottimo esempio di fermezza davanti al potere. In secondo luogo perchè in una Milano che perde progressivamente di identità c'è bisogno di figure di riferimento. C’è quindi una grande miopia da parte della "maggioranza" del consiglio comunale”. Crosti, con altri colleghi, ha formato un gruppo su Facebook dal titolo “Diamogliela noi la medaglia d'oro a Enzo Biagi”. Per aderire basta andare nel settore gruppi, cliccare su quello di Biagi e dare la propria adesione.