L'assemblea dei giornalisti del Mattino di Padova, riunita il lunedì 26, dopo aver ampiamente discusso le conseguenze e le implicazioni derivanti dall'introduzione del nuovo sistema editoriale, impegna il Cdr ad una puntuale difesa della professione giornalistica lei cui funzioni, nell'applicazione del sistema editoriale Hermes, rischiano il "contagio" dell'attività poligrafica.
L'assemblea: "Indica nella difesa dell'organico uno dei punti primari dell'attuale passaggio contrattuale che il Cdr deve affrontare con l'Editore.
Invita l'organismo sindacale a vigilare sull'applicazione degli impegni sottoscritti dall'Azienda per quanto riguarda il periodo di formazione e il rispetto del trattamento in regime di straordinario nella realizzazione dei numero zero.
Sottolinea che l'ulteriore passaggio previsto dall'art.42 del CNLG necessario per l'introduzione del nuovo sistema editoriale, non potrà prescindere da una dettagliata trattativa per quanto riguarda mansioni, ricadute produttive e tempi di lavoro, con particolare attenzione alle conseguenze derivanti dall'inserimento di una quarta testata nel nostro sistema sinergico.
Rileva, altresì, l'incongruenza di una politica editoriale che prima ha diviso le testate per singole direzioni e ora le riunisce sia pur parzialmente. Osserva che l'aumento di prezzo delle testate ha alterato a danno dei giornalisti i parametri che contribuiscono al calcolo dei premi di produzione modificando l'impianto sul quale è stata firmata la trattativa per il contratto di secondo livello.
Perciò impegna la rappresentanza sindacale ad esperire tutte le vie che tengano conto dei vincoli sopracitati inclusa quella di una adeguata compensazione economica per i nuovi livelli di produttività.
A tal fine affida al Cdr un pacchetto di tre giornate di sciopero".
L'ASSEMBLEA del Mattino di Padova
L'assemblea dei redattori della Nuova Venezia impegna il Cdr a una trattativa sui riflessi che il nuovo sistema editoriale avrà sull'organizzazione del lavoro delle redazioni, sulle mansioni e i tempi della produzione, in particolare sulle possibili commistioni tra attività giornalistica e attività poligrafica. Chiede la piena applicazione degli accordi firmati e un monitoraggio preciso della situazione e delle ricadute sulle nostre due redazioni.
Chiede inoltre sia aperto un tavolo di confronto su alcuni temi ritenuti prioritari:
1) La sede di Mestre. Un anno di sperimentazione e di convivenza con la Manzoni hanno fatto emergere molti problemi. Riteniamo si debba avviare al più presto la ricerca di una soluzione alternativa.
2) Organici. Preso atto delle recenti sostituzioni assicurate dall'azienda, riteniamo vada aperto il confronto sulle prossime usci te dall'organico di un collega. Con la direzione va aperta una trattativa sulla gestione del settore sport, vista anche la promozione della Reyer in A1, e del settore Internet, dato che gli accordi in vigore prevedono la presenza di webmaster comune presso la sede del Mattino.
3) Si dovrà discutere anche di contenuti e di pagine comuni (Cultura, politica, regione, economia) di foliazione e della situazione del giornale sul mercato anche dopo l'aumento del prezzo a 1,20, concausa della flessione di copie negli ultimi mesi.
Obiettivo comune di azienda, direzione e giornalisti è quello del rilancio del nostro giornale sul mercato
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