La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa esprime grande soddisfazione per la massiccia partecipazione alla prima giornata di sciopero dei giornalisti italiani dei quotidiani, delle agenzie di stampa, dei periodici, dell’on line e degli altri nuovi mezzi di comunicazione, della free press, e delle colleghe e dei colleghi degli uffici stampa pubblici e privati.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa esprime grande soddisfazione per la massiccia partecipazione alla prima giornata di sciopero dei giornalisti italiani dei quotidiani, delle agenzie di stampa, dei periodici, dell’on line e degli altri nuovi mezzi di comunicazione, della free press, e delle colleghe e dei colleghi degli uffici stampa pubblici e privati. Allo sciopero hanno partecipato per la prima volta migliaia di giornalisti freelance, precari, con rapporti di lavoro instabile che hanno deciso di fermare la propria attività nonostante i rischi per il lavoro. Secondo quanto risulta alla Federazione della Stampa il livello di partecipazione allo sciopero di ieri è stato straordinario: in moltissime aziende si è raggiunta e superata la quota di partecipazione del 95%, con una media che sfiora il 90%. Anche nei grandi gruppi dei periodici, la cui giornata di sciopero non incide sostanzialmente sul prodotto, vi sono stati livelli di partecipazione eccezionale. Siamo certi che l’astensione dal lavoro delle colleghe e dei colleghi dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata, nazionale e locale, proclamata dalla Fnsi per lunedì prossimo 20 giugno, vedrà una partecipazione altrettanto massiccia. Il grande successo dello sciopero di ieri testimonia la compattezza della categoria contro il tentativo del sistema delle imprese di imporre il completo controllo dell’informazione, la dequalificazione della professione e dei media, la riduzione dell’indipendenza dei giornalisti. La Segreteria della Fnsi ringrazia tutte le colleghe e i colleghi che hanno partecipato allo sciopero ed alle manifestazioni che si sono svolte in numerose città italiane. La presenza nelle edicole di pochi giornali, ridotti nella foliazione e poveri di contenuti, non intacca il risultato complessivo della protesta. Anzi rafforza la convinzione che il giornalismo rispettato ed autonomo è determinante per la qualità dei prodotti. Anche perché la grande maggioranza dei giornalisti di queste testate ha aderito alla protesta ma l’utilizzo improprio di service e collaboratori ha consentito una squalificata presenza nelle edicole”. "Grande soddisfazione" per i numeri dell'adesione, ma "già dalla prossima riunione della giunta del 22 lavoreremo ad altre iniziative". Così il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi commenta l'esito dello sciopero dei giornalisti che si è tenuto ieri. Secondo i dati del sindacato, infatti, la partecipazione all'astensione è stata mediamente del 90%. "Adesso - spiega - ragioneremo sull'opportunità di effettuare un altro sciopero entro luglio, anche se quello è un periodo in cui nelle redazioni vengono utilizzati precari o contratti di sostituzione, ovvero categorie molto più ricattabili". Di certo, annuncia Serventi Longhi, "se la posizione della Fieg nel frattempo non sarà cambiata, ci sarà una massiccia mobilitazione nei mesi a ridosso di Natale. In quel periodo, in cui maggiore è il carico pubblicitario, si possono mettere in campo anche scioperi a ripetizione". "Inoltre proporrò che ai primi di settembre - riferisce il segretario della Fnsi - si tenga una grande assemblea, una sorta di stati generali in cui coinvolgere tutte le categorie interessate per discutere sia di questioni legate ai contratti che di etica del giornalismo". Serventi Longhi si sofferma tuttavia sulle posizioni di alcuni direttori che si sono schierati contro lo sciopero e i cui giornali sono usciti in edicola. "Ognuno fa legittimamente le scelte che vuole, ma politicizzare in questo modo uno sciopero proclamato per un rinnovo contrattuale è assolutamente incredibile, e non dico ignobile per rispetto di tanti colleghi che hanno lavorato in buona fede". Altrettanto il segretario della Fnsi respinge al mittente le dichiarazioni di chi ha accusato il sindacato di essere "schierato a sinistra". "Noi abbiamo chiesto incontri a tutti i gruppi parlamentari. Non è colpa nostra se soltanto quelli dell'Unione ci danno udienza. Abbiamo chiesto anche un colloquio al ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi, e credo che presto sarà possibile averlo". (Apcom)