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Fnsi 16 Giu 2005

Marcello Zinola (Cooord, Associazioni per un sindacato di servizio) ai sindacati confederali:"Negli uffici stampa state calpestando il diritto dei giornalisti alla rappresentanza e al contratto"

I giornalisti rivendicano la trattativa per il rinnovo dei contratti scaduti per il settore dell'editoria di quotidiani e periodici (Fieg-Fnsi), per l'emittenza locale (Fnsi-Aeranticorallo) e per il primo contratto per i giornalisti degli uffici stampa.

I giornalisti rivendicano la trattativa per il rinnovo dei contratti scaduti per il settore dell'editoria di quotidiani e periodici (Fieg-Fnsi), per l'emittenza locale (Fnsi-Aeranticorallo) e per il primo contratto per i giornalisti degli uffici stampa.

Coordinamento delle Associazioni di Stampa per un sindacato di servizio Da Marcello Zinola, portavoce del Coordinamento GIORNALISMI ITALIANI, IL DIRITTO AI CONTRATTI APPELLO AI SINDACATI CONFEDERALI "Negli uffici stampa state calpestando il diritto dei giornalisti alla rappresentanza e al contratto" I giornalisti rivendicano la trattativa per il rinnovo dei contratti scaduti per il settore dell'editoria di quotidiani e periodici (Fieg-Fnsi), per l'emittenza locale (Fnsi-Aeranticorallo) e per il primo contratto per i giornalisti degli uffici stampa. E denunciano l'attacco al diritto di sciopero attuato contro i giornalisti del servizio pubblico Rai, con minacce di sanzioni disciplinari personali e collettive per il sindacato e i colleghi, con la strumentale interpretazione della regolamentazione del servizio pubblico. Una iniziativa senza precedenti di fronte alla quale il mondo della politica e il parlamento tutto, rimangono nel più assoluto silenzio, troppo impegnato nella ricerca di intese a tutela di meri interessi di parte, sempre più lontano dalla realtà quotidiana del paese. E' uno sciopero per certi aspetti storico quello del 16,17 e 20 giugno che coinvolgerà per la prima volta tre piattaforme con la gravissima situazione degli uffici stampa dove una incomprensibile posizione in tema di diritti sindacali, vede Cgil Cisl e Uil e sindacalismo autonomo, dire no al diritto alla rappresentanza dei colleghi degli uffici stampa da parte della Fnsi, bloccando sinora ogni possibile trattativa per il contratto del settore e costringendo l'Fnsi a ricorrere alla magistratura per vedere riconosciuti i propri diritti e quelli dei giornalisti degli uffici stampa. · I CONTRATTI · Non è solo per denaro che i giornalisti sono in lotta con gli scioperi che iniziano il 16, 17 e 20 giugno, ma per la difesa e il potenziamento dei diritti (non privilegi) costruiti negli anni a tutela della propria autonomia e indipendenza professionale, della propria previdenza, per dare dignità e giusto riconoscimento economico e normativo al lavoro autonomo la cui opera (fotogiornalisti compresi) è spesso pagata, da piccoli e grandi editori, pochi euro a pezzo o foto, per dare migliore garanzia ai giornalisti del settore dell'emittenza radiotelevisiva locale. Tutti giornalismi con pari dignità professionale. Il sindacato unitario dei giornalisti italiani conferma la strada dei contratti per i diversi giornalismi, ma si scontra oggi con una controparte che nega il confronto sul rinnovo proponendo, di fatto, l'azzeramento economico normativo dell'esistente con una ulteriore pesante penalizzazione per i colleghi più giovani o che entreranno in futuro nella professione. · CONFEDERALI E AUTONOMI, PERCHE' NEGATE I DIRITTI AGLI UFFICI STAMPA? · Da oltre un anno l'Fnsi e le Associazioni sindacali regionali di stampa chiedono l'avvio della trattativa per la scrittura del primo contratto dedicato ai giornalisti degli uffici stampa. Ma hanno visto negato dai confederali e dalle altre organizzazioni sindacali il diritto alla rappresentanza per i giornalisti al tavolo della trattativa con l'Aran, in contrasto con la legge 150 che regolamenta il ruolo giornalistico negli uffici stampa pubblici e nonostante l'indirizzo favorevole dello stesso ministero. Lo sciopero ha anche questa motivazione. Perché negate ad altri - il diritto alla rappresentanza sindacale dei giornalisti italiani svolto da oltre un secolo dalla Fnsi - quanto giustamente voi difendete per i vostri iscritti? Dovrà dire un giudice che i giornalisti sono rappresentati dalla Fnsi e hanno diritto al contratto di lavoro giornalistico. · LETTERA APERTA AI DIRETTORI · Il direttore, il "primo giornalista" della redazione. E' quello che vogliamo e abbiamo scritto nella piattaforma: direttori giornalisti che conservino il loro Dna giornalistico, senza cedere alle pressioni e alle sirene del ruolo di direttore manager e del direttore che siede nell'ufficio di primo giornalista della redazione e, contemporaneamente, su una poltrona del CdA delle aziende editoriali. I direttori dei giornali italiani condividono la piattaforma della Fieg che non contiene alcun riferimento alla qualità dell’informazione? E' anche questo uno dei contenuti non solo di principio, della piattaforma contrattuale rigettata dagli editori con una contropiattaforma che allunga i tempi di ingresso a stipendio pieno dei giovani colleghi, cancella l'attuale struttura delle progressioni economiche di anzianità, nega ogni diritto e dignità al lavoro autonomo, applica in modo unilaterale e strumentale la "nuova" legge sul lavoro.

@fnsisocial

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