La Federazione europea dei giornalisti, insieme con i partner della rete Media Freedom Rapid Response ha pubblicato oggi, martedì 22 febbraio 2022, la relazione annuale che documenta il monitoraggio delle violazioni della libertà dei media in Europa condotto attraverso la piattaforma Mapping Media Freedom.
«Sono 626 – si legge sul sito web della Efj – le segnalazioni censite tra gennaio e dicembre 2021. Si va dagli attacchi fisici alle querele temerarie alle intimidazioni online. In totale 1.063 individui od organi di informazione di 30 Paesi sono stati oggetto di una o più violazioni della libertà di stampa».
Lo studio riporta anche gli omicidi di tre giornalisti ed evidenzia «le crescenti minacce alla libertà dei media, alla sicurezza dei giornalisti e al giornalismo indipendente in Europa», prosegue il sindacato europeo.
Il 2021 è stato segnato – come l'anno precedente – dalle conseguenze della pandemia, con oltre un episodio su quattro (il 26,5 per cento delle segnalazioni) collegato al Covid-19. Molte violazioni hanno avuto luogo durante proteste e manifestazioni contro le misure adottate dai diversi governi per contenere il diffondersi del virus, ma c'è stato anche un aumento degli attacchi online.
Per quanto riguarda i tipi di aggressione, i più comuni sono stati gli attacchi verbali (41,1 per cento) come intimidazioni, molestie o insulti. Nel 21,1 per cento dei casi si è trattato di attacchi fisici, l'11,3 per certo degli episodio sono raggruppati sotto l'etichetta "censura".
Il rapporto, diviso in quattro sezioni che offrono un'analisi quantitativa e qualitativa dei principali eventi registrati sulla piattaforma Mapping Media Freedom, riporta inoltre un quadro generale con i principali risultati del progetto di monitoraggio e alcune schede Paese.