«In un momento in cui la libertà di stampa è fortemente compromessa dalle iniziative legislative del nuovo governo, la mafia torna a farsi minacciosa, lanciando nuovi segnali intimidatori nei confronti del collega Lirio Abbate. Per gli operatori dell'informazione è un periodo tragico che non fa intravedere alcuna luce». Lo afferma la segreteria provinciale dell'Assostampa di Palermo dopo la notizia di nuove minacce al cronista dell'Ansa
«A preoccuparsi di questa manovra a tenaglia - si legge ancora nella nota - dovrebbero essere in primo luogo i cittadini che hanno il diritto di pretendere un'informazione autenticamente libera dalle censure di palazzo e dalle minacce criminali. Non basta la sacrosanta solidarietà al collega, per respingere il tentativo di schiacciare in tutti i modi il diritto dei cittadini a essere informati, occorre una sollevazione della categoria con il sostegno della società civile». (AGI)