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Cronaca 18 Lug 2008

Mafia, nuova intimidazione a Pino Maniaci, direttore dell’emittente "Tele Jato" nel palermitano Fnsi: "Uno stillicidio insopportabile" Le solidarietà dell'Assostampa, Ordine e Unci regionali

Nuova intimidazione contro Pino Maniaci, direttore della piccola e combattiva emittente "Tele Jato" di Partinico (Palermo), che a gennaio aveva subito anche un'aggressione fisica e da quel momento vive sotto scorta. La notte scorsa è stata bruciata un'auto della televisione, parcheggiata davanti alla sede. "Non ci faremo intimidire e continueremo a fare il nostro lavoro, a fare informazione libera su questo territorio", ha detto Maniaci.

Nuova intimidazione contro Pino Maniaci, direttore della piccola e combattiva emittente "Tele Jato" di Partinico (Palermo), che a gennaio aveva subito anche un'aggressione fisica e da quel momento vive sotto scorta. La notte scorsa è stata bruciata un'auto della televisione, parcheggiata davanti alla sede. "Non ci faremo intimidire e continueremo a fare il nostro lavoro, a fare informazione libera su questo territorio", ha detto Maniaci.

Da più di un mese i telegiornali di Tele Jato sono condotti da rappresentanti della società civile, membri delle forze dell'ordine, giornalisti di altre testate, nell'ambito dell'iniziativa di solidarietà "Siamo tutti Pino Maniaci". Nei prossimi giorni sarà sugli schermi della tv di Partinico anche don Luigi Ciotti. (AGI) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “E’ un vero e proprio stillicidio criminale quello che si sta perpetrando contro il direttore di Tele Jato e della sua redazione. Una nuova intimidazione mafiosa è stata subita, infatti, dal direttore della coraggiosa emittente di Partinico che da mesi è nel mirino della criminalità organizzata. Non se ne può più. La libertà di stampa sembra essere sotto attacco non solo da parte della criminalità organizzata, come si è visto recentemente anche in Puglia ed in Calabria, ma anche a causa di goffi tentativi di restringere una libera informazione con la scusa di proteggere la privacy dei cittadini. Se, infatti, il disegno di legge sulle intercettazioni, in discussione martedì prossimo in commissione Giustizia della Camera dovesse passare sarebbe persino difficile far sapere come procedono le indagini sulle intimidazioni subite da chi, come il direttore di Tele Jato Pino Maniaci, fa correttamente il proprio dovere di giornalista”. ASSOSTAMPA SICILIA E PALERMO, SOLIDARIETÀ DIRETTORE TELEJATO CATANIA - "L'ennesima intimidazione contro il direttore di Tele Jato conferma che in Sicilia l'attenzione sul fenomeno mafioso deve rimanere sempre alta". Lo affermano i segretari regionale dell'Assostmpa, Alberto Cicero, e provinciale di Palermo, Enrico Bellavia. "È la dimostrazione - si legge ancora in una nota congiunta sta nel fatto che proprio nel momento in cui, varando nuove leggi si cerca di restringere in modo preoccupante e intollerabile gli spazi della libertà di informazione, rendendo così sempre più difficile e rischioso il lavoro dei giornalisti, la mafia in Sicilia prova a rialzare la testà". (ANSA) ORDINE GIORNALISTI SICILIA, INTOLLERABILI INTIMIDAZIONI "Ormai è intollerabile il livello delle pressioni e delle intimidazioni contro chi si ostina a fare un'informazione libera nella trincea siciliana". Lo detto il presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Franco Nicastro, dopo l'ultimo attentato ai danni di Pino Maniaci, direttore dell'emittente Tele Jato di Partinico (Palermo). "La catena interminabile dei messaggi criminali - ha aggiunto Nicastro - è un attacco alla libertà di stampa che va fermamente respinto. La storia del giornalismo siciliano ha già scritto pagine indimenticabili ma di fronte allo stillicidio impunito delle attenzioni minacciose è necessaria una forte mobilitazione dei giornalisti, del mondo della cultura e della società civile. Agli organi investigativi va anche rivolto un appello perché si faccia una volta per tutte chiarezza su tanti episodi allarmanti". (AGI) UNCI, IDENTIFICARE AUTORI INTIMIDAZIONE A GIORNALISTA "La nuova intimidazione contro il direttore dell'emittente Tele Jato di Partinico è il segno inequivocabile che l'informazione coraggiosa e la denuncia del malaffare, attraverso i notiziari trasmessi quotidianamente dalla piccola tv, sono visti come un pericolo sia da malavitosi di piccolo cabotaggio che da boss mafiosi del comprensorio". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo siciliano dell'Unci - Unione nazionale cronisti italiani, Leone Zingales. "Mai come in questo momento è fondamentale risalire a chi ha attuato l'azione criminosa. Chiediamo agli organi inquirenti - ha proseguito Zingales - di individuare al più presto i responsabili dell'ennesimo atto intimidatorio in danno di Maniaci". Nel febbario scorso, a Partinico, nella sede di Tele Jato, il segretario nazionale delle Fnsi, Franco Siddi, i presidenti nazionali dell''Ordine dei giornalisti e dell'Unci, Lorenzo Del Boca, e Guido Columba, parteciparono ad un incontro - dibattito sull'informazione libera. In quella occasione, Columba consegnò simbolicamente a Maniaci la tessera onoraria di cronista. Zingales e Columba, esprimono a Pino Maniaci e a tutto lo staff di Telejato "la solidarietà dei cronisti italiani". (AGI) LUMIA (PD), TROPPI GIORNALISTI MINACCIATI IN SICILIA Il senatore Giuseppe Lumia (Pd) sarà ospite di TeleJato per esprimere la propria solidarietà al direttore Pino Maniaci e alla redazione dopo l'incendio la notte scorsa di un'auto dell'emittente. "Per la seconda volta in pochi mesi -dice Lumia- Pino Maniaci è vittima di un tentativo di intimidire lui e la sua coraggiosa redazione. In Sicilia si stanno moltiplicando i casi di giornalisti minacciati, Lirio Abbate è tuttora costretto a vivere sotto scorta, è evidente che la mafia ha paura che un'informazione libera sveli ai cittadini il vero volto delle cosche e gli interessi criminali che appoggiano. Tele Jato è da sempre -prosegue Lumia- uno dei luoghi dove meglio si è espressa la voglia di ribellarsi alle mafie ed il fatto che Pino Maniaci non si sia fatto intimidire dall'aggressione subita a gennaio ne è la conferma. Per questo ora tornano a colpirlo. Bisogna fargli sentire tutta la solidarietà, ma bisogna anche assicurarsi che in quel territorio lo Stato eserciti la massima attenzione, soprattutto sugli esponenti della famiglia Vitale che fu coinvolta nell'altra aggressione". (AGI) ORLANDO (IDV), NON TACERE SU MINACCE A GIORNALISTA "Ancora una volta il direttore di Tele Jato di Partinico, Pino Maniaci, è stato oggetto di gravi intimidazioni. Occorre convogliare una rete di solidarietà e sostegno, locale e generale, intorno al lavoro svolto dalla redazione di Tele Jato e a quello realizzato da tanti giornalisti impegnati nella lotta alla corruzione ed alle mafie. È urgente non lasciar passare inosservati fatti così gravi che, inoltre, hanno ricadute pesanti e calcolate sull'immaginario quotidiano". Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. (AGI) VIZZINI, INTOLLERABILI INTIMIDAZIONI A GIORNALISTI "Quella nei confronti dei giornalisti è una delle forme più intollerabili e vili di intimidazione perché attraverso essa si colpisce una libertà fondamentale: quella di informazione. La mafia degli affari ha paura di chi può scrivere di violenze estorsioni torbidi intrecci e delitti di ogni tipo. Chi lo fa con coraggio come Tele Jato ed il suo direttore Pino Maniaci subisce ancora una volta la pressione della violenza e non è il solo perché diventano sempre più numerosi coloro che in Sicilia ma anche altrove vengono messi nel mirino perché cercano di informare. Ho in mente le volgari intimidazioni fatte a Lirio Abbate e la rabbiosa reazione del boss Bagarella contro questa ferita della democrazia ci vogliono politici che oltre a fare buone leggi facciano come i giornalisti, raccontino con coraggio alla gente che cosa è la mafia e cosa sono le storie di mafia, tanti più saremo tanto più capiranno che non ci potranno mai fermare". Lo afferma in una nota il senatore di Forza Italia, Carlo Vizzini. (AGI)

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