Massimo Carminati, imputato nell’ambito del processo “Mafia Capitale”, e attualmente in carcere, al termine dell’udienza di oggi ha sferrato un duro attacco nei confronti del settimanale l’Espresso, del direttore Tommaso Cerno e dei giornalisti Lirio Abbate e Paolo Biondani, autori di un’inchiesta sui documenti sottratti dalle cassette di sicurezza del caveau della banca di piazzale Clodio, a Roma.
«La Federazione nazionale della stampa italiana considera questi attacchi indecorosi e inaccettabili. Non solo siamo solidali con i colleghi dell’Espresso e con Lirio Abbate e Paolo Biondani, ma riteniamo che il loro lavoro, come quello degli altri cronisti impegnati sugli stessi temi, sia stato e sia essenziale proprio per illuminare il malaffare e la corruzione e che debba essere considerato di grande interesse pubblico», affermano il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Per questo – proseguono – chiediamo alle autorità di non sottovalutare la pericolosità delle parole di Carminati. E giovedì mattina ci recheremo nella redazione dell’Espresso per concordare con i colleghi ulteriori iniziative da assumere a tutela dei giornalisti minacciati».