''Stupisce che il consigliere Malgeri trovi solo adesso il motivo per parlare del lavoro di Rainews24. Dopo alcuni scoop che hanno letteralmente fatto il giro del mondo e che il consigliere aveva salutato con l'assoluto silenzio, ora Malgieri sceglie di parlare sulla scia della campagna ostile del Foglio''.
Cosi' in una nota il CdR di Rainews24, d'intesa con l'esecutivo Usigrai, replicando al componente del Cda Rai e invitando lo stesso e ''quanti prima di lui hanno attaccato Rainews24 per la presunta 'bufala' sull'incappucciato di Abu Ghraib nell'inchiesta andata in onda il 22 febbraio, a verificare con maggiore attenzione le affermazioni e i fatti riportati''. Nella nota sindacale si aggiunge che ''l'equivoco nasce dal fatto che le foto degli incappucciati di Abu Ghraib sono piu' d'una e come e' evidente si riferiscono a prigionieri diversi. Nella fattispecie, quella pubblicata nell'inchiesta di Rainews24 appartiene con ogni evidenza al signor Ali Shalal el Kaissi, mentre la foto pubblicata dal New York Times, come ha rilevato lo stesso el Kaissi, si riferisce ad un altro prigioniero''. Si fa presente, inoltre, che ''la vistosa deformita''' alla mano sinistra del Signor el Kaissi (che proprio per questo era stato soprannominato ''The Claw'', l'artiglio, come si riscontra anche da altre foto su Abu Ghraib pubblicate dal sito Salon e dal sito di Rainews24), ''corrisponde perfettamente a quella del prigioniero incappucciato da cui e' partita l'inchiesta. Tutto questo - dice ancora il comunicato sindacale - e' ampiamente spiegato e documentato da giorni sul sito di Rainews24 e da un'intervista all'avvocato difensore dello stesso el Kaissi, signora Susan Burque, trasmessa piu' volte anche ieri da Rainews24''. Il Cdr della testata e l'Usigrai si chiedono quindi ''di cosa dovrebbe dunque scusarsi Rainews24? Di aver pubblicato, a differenza del New York Times, la foto giusta, cioe' quella che ritrae il signor el Kaissi, detenuto e torturato ad Abu Ghraib, il cui passato di gerarca del deposto regime iracheno non e' mai stato taciuto nell'inchiesta? O forse dovremmo limitarci a registrare la versione ufficiale delle autorita' militari statunitensi secondo le quali uno solo dei prigionieri di Abu Ghraib, peraltro ora scomparso nel nulla, in tutto il carcere, e' stato incappucciato e tortura to con gli elettrodi? E' questo il compito di un giornalista secondo il consigliere Malgeri?''. (fonte Agi 21 marzo)