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Fnsi 11 Feb 2003

L'Unità: il Cdr vuole chiarezza sui finanziamenti

L'Unità: il Cdr vuole chiarezza sui finanziamenti

L'Unità: il Cdr vuole chiarezza sui finanziamenti

"Risposte chiare" sulla questione dei finanziamenti effettuati dai Ds a sostegno dell'Unità. A chiederle è Umberto De Giovannangeli, esponente del Comitato di redazione del quotidiano diretto da Furio Colombo, che interviene così sulle nuove cifre relative alla situazione debitoria dei Ds, riportate da Il Riformista e Il Giornale. Mentre sulla stessa vicenda, con una lettera pubblicata dall'Unità, è intervenuto anche l'ex editore del quotidiano, Alessandro Dalai, che ha sottolineato: "quel debito non ci riguarda", e offre al senatore ds Ugo Sposetti, (il tesoriere del partito al quale sono attribuite le rivelazioni relative alle nuove cifre del debito) "la possibilità di una rettifica". In mancanza della quale, precisa Dalai, "chiederò l'intervento del collegio dei liquidatori per riportare verità su una questione delicata usata strumentalmente". Secondo quanto hanno riportato Il Riformista e Il Giornale, scrive Dalai, il senatore Sposetti, avrebbe sostenuto nella Direzione dei DS, che "per permettere all'Unità di proseguire le pubblicazioni, i Ds hanno dovuto accollarsi un debito che al 31 dicembre 2002 ammontava a 160 milioni di euro", aggiungendo poi che "i finanziamenti a fondo perduto effettuati tra il '94 ed il 2002 dalle federazioni territoriali più forti e dalla stessa direzione nazionale" ammonterebbero ad un totale di 304 milioni di euro. "Una massa debitoria enorme", commenta De Giovannangeli, "che mai è stata prospettata nel corso della lunga, estenuante trattativa, svoltasi al Ministero del Lavoro che ha portato alla ripresa delle pubblicazioni de l'Unità" e alla quale sottolinea, "ho preso parte dall'inizio alla fine" come membro del cdr. Le rivelazioni pubblicate in questi giorni, fa notare il giornalista, "gettano un'ombra inquietante e fango su tutti i protagonisti di quella trattativa". Per questo, conclude De Giovannangeli annunciando l'intenzione di riportare la vicenda anche all'attenzione della Fieg nell'incontro già programmato per mercoledì 12 febbraio con la nuova proprietà, "servono risposte chiare e immediate, se non si vuole spargere nuovi veleni, vanificando lo sforzo, e i sacrifici, che giornalisti e poligrafici hanno compiuto, assieme all'attuale direzione per rilanciare l'Unità, come voce libera nel panorama omologato dell'informazione".(ANSA).

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