Londra: Bbc, centinaia di giornalisti rischiano il licenziamento

Alla Bbc centinaia di giornalisti rischiano il licenziamento, per effetto dei grossi tagli di bilancio che il direttore generale Mark Thompson vorrebbe imporre in risposta ad un insoddisfacente adeguamento del canone.

Anche gli uffici di corrispondenza all'estero dovrebbero essere ridimensionati e i meno importanti addirittura chiusi nel quadro di questa drastica politica di risparmi, hanno spiegato al domenicale 'Observer' fonti all'interno della prestigiosa tv pubblica britannica. Thompson ha ordinato ai capi della divisione 'News', dove in tutto lavorano circa duemila giornalisti, di preparare un progetto per ridurre del cinque per cento all'anno le spese nel prossimo quinquennio. La Bbc non manda in onda pubblicità e vive di solo canone. Si trova adesso in difficoltà perché a gennaio il governo Blair non le ha concesso quello che era stato chiesto e cioè un aumento del canone del 2,3% all'anno più l'inflazione. L'incremento ottenuto per il quinquennio incominciato lo scorso aprile rischia addirittura di essere inferiore al tasso inflazionistico. Per il 'News Gathering', la raccolta delle notizie, la Bbc ha speso nel 2006 circa 135 milioni di euro e i tagli ipotizzati dal direttore generale - nell'ordine dei 7 milioni di euro all'anno da qui al 2012 - dovrebbero colpire duro e provocare scioperi da parte dei sindacati di categoria (Broadcasting Union e National Union of Journalists). Secondo le fonti citate dall''Observer', i tagli potrebbero comportare un calo di qualità anche per popolari e apprezzati programmi di informazione come 'Newsnight' (dove regna Jeremy Paxman, il più grintoso giornalista di tutta la tv britannica) e 'The 10 O'clock News'. Rischia di soffrirne soprattutto il giornalismo investigativo, uno dei punti di maggior forza della Bbc. Il direttore generale dovrebbe presentare a fine mese al comitato di sorveglianza (Bbc Trust) il suo 'business plan' quinquennale con i tagli e non è detto che avrà luce verde se vorrà risparmiare soprattutto nel settore News. Alcuni dirigenti propongono di far quadrare i conti chiudendo una delle due reti televisive disponibili in chiaro soltanto sul digitale (Bbc3 e Bbc4) o di chiudere alcune delle radio meno ascoltate. (ANSA)