CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 16 Feb 2004

L’IFJ sostiene che il divieto fatto a Radio Liberty “sa di vecchie interferenze politiche”

L’IFJ sostiene che il divieto fatto a Radio Liberty “sa di vecchie interferenze politiche”

L’IFJ sostiene che il divieto fatto a Radio Liberty “sa di vecchie interferenze politiche”

L’International Federation of Journalists ritiene che la decisione di ridurre le trasmissioni in lingua Ucraina di Radio Liberty, il servizio di comunicazioni internazionali fondato dagli Stati Uniti, “abbia l’odore di vecchie interferenze politiche” in vista delle elezioni nazionali del prossimo Ottobre. La proibizione, che diventerà effettiva domani 17 Febbraio, è stata annunciata dal nuovo management di Radio Dovira, emittente che ha speso gli ultimi cinque anni a ri-trasmettere le trasmissioni mattutine e serali di Radio Liberty all’interno del paese. “Nonostante l’annuncio di tale cambiamento sia stato fatto sciorinando la volontà di rinnovare la stazione radiofonica, la realtà vuole che il nuovo management abbia legami con il partito del Presidente Leonid Kuchma,” ha dichiarato Aidan White, Segretario Generale dell’IFJ. “ In realtà questo tentativo di imbavagliare i media sta dando voce ad opinioni politiche alternative in Ucraina”. Sergei Kchigin, nominato capo di Radio Dovira lo scorso Gennaio, è adesso un ex- membro del partito social democratico ucraino che mantiene ancora legami con il partito ormai al potere da cinque anni. L’IFJ teme che nei prossimi mesi verranno fatte numerose pressioni alle emittenti straniere e che le organizzazioni estere, in supporto della libertà di stampa, possano diventare oggetto di pressioni politiche. Il management di Radio Dovira ha detto che lo stile e la forma di radio Liberty non soddisfano i nuovi canoni richiesti e che pertanto devono essere attuati cambiamenti. Il risultato è che gli ascoltatori ucraini possono solo ascoltare le trasmissioni di Radio Liberty emesse in bassa frequenza da Praga. I politici d’opposizione chiedono una reale libertà delle emittenti nei mesi precedenti le elezioni. traduzione di Anja Gepponi per Informazione senza frontiere

@fnsisocial

Articoli correlati