L’IFJ ha condannato gli attacchi alla libertà di stampa ad Hong Kong
L’International Federation of Journalists (IFJ) si è rivolta al commissariato di polizia di Hong Kong condannando il divieto fatto ai reporter di seguire una dimostrazione di protesta che stava avendo luogo di fronte agli uffici del Governo Centrale. L’IFJ è estremamente preoccupata a causa dell’uso eccessivo della forza impiegata per allontanare due giornalisti che stavano seguendo la dimostrazione. Questo uso incontrollato della forza risulta ancora più grave se si considera che uno dei due cronisti ha riportato escoriazioni tanto gravi da necessitare di cure mediche. Secondo quanto diffuso da fonti locali, sembra che la polizia abbia allo stesso modo disperso anche i manifestanti. I dimostranti stavano protestando per la decisione dello Standing Committee of China’s National People’s Congress di basare l’interpretazione sulla Basic Law. Tale decisione potrebbe effettivamente soffocare la richiesta, avanzata dalla popolazione, dell’elezione diretta del capo del Governo e del corpo legislativo. “Le azioni intraprese dalla polizia sono in diretto contrasto con il diritto che la popolazione ha a essere informata,” ha dichiarato il presidente dell’IFJ, Christopher Warren. “E’ essenziale permettere ai giornalisti di svolgere il proprio lavoro, senza il timore di possibili ripercussioni,” ha proseguito Warren. L’IFJ dopo aver condannato il comportamento delle forze di polizia, che sta mettendo a rischio la libertà di espressione violando il diritto all’informazione, ha invitato il commissariato di polizia ad avviare le indagini su quanto è accaduto. Traduzione di Anja Gepponi per Informazione senza frontiere