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Vertenze 18 Gen 2016

Licenziamento Solaro, l’azienda rifiuta di trattare “Precedente pericoloso per la libertà di informare”

Nulla di fatto al termine del tentativo di conciliazione, questa mattina in Dtl a Milano, tra i rappresentanti del gruppo Hearst e Fnsi e Alg, schierate al fianco della caporedattrice centrale di “Marie Claire”, Alba Solaro, e a difesa della libertà di stampa e della stessa democrazia di questo Paese: «Usare la legge Fornero nelle redazioni è pericolosissimo», ammonisce l’Associazione lombarda dei giornalisti a margine della manifestazione di protesta organizzata dai giornalisti del gruppo.

Nulla di fatto al termine del tentativo di conciliazione, questa mattina in Dtl a Milano, tra i rappresentanti del gruppo Hearst e Fnsi e Alg, schierate al fianco della caporedattrice centrale di “Marie Claire”, Alba Solaro, e a difesa della libertà di stampa e della stessa democrazia di questo Paese: «Usare la legge Fornero nelle redazioni è pericolosissimo», ammonisce l’Associazione lombarda dei giornalisti a margine della manifestazione di protesta organizzata dai giornalisti del gruppo.







«Contestiamo il licenziamento della giornalista Alba Solaro, caporedattore di Marie Claire. Contestiamo le motivazioni addotte dall’azienda e ne denunciamo le modalità, irrispettose del contratto nazionale di lavoro. Non accettiamo l’utilizzo strumentale della Legge Fornero, laddove erano possibili altre soluzioni, condivise col sindacato. E per questo ci attiveremo per mobilitare la categoria». Così l’Associazione lombarda dei giornalisti, nel giorno della mobilitazione dei giornalisti dei periodici del gruppo Hearst a sostegno della collega e a difesa della libertà di informazione in Italia, commenta gli ultimi sviluppi della vicenda che vede protagonista Alba Solaro.
«Oggi – prosegue l’Assostampa – si è consumato un altro atto della vicenda gruppo Hearst-Alba Solaro.  In Dtl, a Milano, l’azienda ha confermato la sua intenzione di licenziare Alba, malgrado le giornate di scioperi e le iniziative messe in atto da Cdr di Hearst Marie Claire (HMC),  Cdr di Hearst magazineItalia (HMI), Fnsi e Alg.  Davanti allaDtl, un folto gruppo di giornalisti e di sindacalisti ha manifestato contro la decisione aziendale».
Da oggi dunque, Hearst può procedere al licenziamento di Alba Solaro: l’azienda infatti,  durante gli incontri sindacali che hanno preceduto l’appuntamento in Dtl, ha mostrato una totale chiusura sia nei confronti di una  gestione dell’“esubero” attraverso un ammortizzatore sociale a rotazione, che perfino attraverso una ricontrattazione con la collega della sua posizione  contrattuale ed economica.
«È evidente – commenta l’Alg – che il licenziamento di Alba Solaro segna unasvolta senza ritorno nelle relazioni sindacali con il gruppo Hearst, in primis per la decisione di licenziare una giornalista attraverso la legge Fornero. In secondo luogo per le modalità con cui ha messo in atto questa intenzione: inviando una lettera di avvio della procedura alla collega il 29 dicembre, senza avere avvisato il Cdr (come previsto dal contratto), nemmeno in merito al cambiamento nell’organizzazione del lavoro, che a detta dell’azienda, doveva comportare la soppressione della figura del caporedattore centrale.  Né, ci preme sottolinearlo, alcun avviso allacollega o al Cdr era stato dato dal direttore di Marie Claire, competente, per  contratto a decidere delle scelte che riguardano la redazione».
Federazione nazionale della stampa e Associazione lombarda dei giornalisti manifestano con forza l’assoluta contrarietà al licenziamento e a questo mododi procedere adottato da un editore che prima di questo momento aveva sempre cercato e ottenuto il dialogo con le rappresentanze sindacali.  «Una modalità inspiegabile, poco rispettosa delle relazioni sindacali e umane e assolutamente non giustificata dai motivi economici e organizzativi addotti dall’azienda», spiega l’Assostampa Lombarda.
Ma soprattutto, il sindacato regionale evidenzia come, con questo licenziamento, si ricorra a una legge, la “legge Fornero”, pericolosissima da usare nelle redazioni.
«Licenziare un giornalista, poterlo fare adducendo motivi economici e organizzativi che in realtà possono sottendere qualsiasi altra motivazione, è un pericolo enorme per la libera stampa e la democrazia di questo Paese. Non è un caso – incalza l’Assostampa lombarda – che la legge Fornero sia stata finora usata di più in altre categorie e quasi mai in quella dei giornalisti: il caporedattore mette un argine al dilagare della commistione notizie-pubblicità? Il redattore ha scritto qualcosa di sgradito a un politico o a una banca? L’inviato scopre qualcosa che dà fastidio agli amici dell’azienda o anche di un direttore compiacente? Basta “sopprimere” quella posizione “riorganizzando” la redazione e invocare un motivo economico oggi assai facile da sventolare e lo si può licenziare».
Turchia, Polonia, sono i casi più eclatanti di manovre contro la libertà di stampa. Ma non ci sono solo questi casi limite. «È un attacco alla libera informazione – conclude l’Alg – anche l’uso, nei confronti di una categoria delicata e fondamentale per la democrazia come quella dei giornalisti, di leggi che con la bandiera del mercato e della sostenibilità economica di fatto sottopongono tutti i colleghi a un ricatto latente. Gli editori non possono ignorarlo. Con scelte di questo tipo si assumono la responsabilità, scardinando il sistema delle relazioni sindacali finora seguito, di incidere sul diritto costituzionalmente garantito del cittadino alla libera informazione».

Licenziamento Alba Solaro, Fnsi: “Pericoloso applicare la legge Fornero nelle redazioni”
Il licenziamento, attuato dal gruppo Hearst, del caporedattore Alba Solaro segna una svolta simbolica. Un gruppo serio, con una solida tradizione sindacale, ha deciso di licenziare una giornalista e ha avviato la procedura senza nemmeno avvisare il Comitato di redazione. A nulla sono valsi gli incontri col sindacato che proponeva soluzioni di vario genere, dagli ammortizzatori sociali sulla redazione per gestire l’esubero alla ricontrattazione della posizione contrattuale ed economica della collega.
Al di là delle ingiustificate motivazioni che riguardano il licenziamento di Alba Solaro e delle modalità brutali e inspiegabili con cui è stato attuato, la Fnsi – come ha già spiegato alla Hearst durante il confronto sindacale – ritiene pericoloso il ricorso alla Legge Fornero per licenziare i giornalisti.
Utilizzare anche per la nostra categoria l’arma di una legge che consente di fatto un ricatto latente per qualunque collega, con la motivazione pretestuosa del motivo economico o della soppressione della funzione, mette a repentaglio la libertà di stampa, base della vita democratica di questo Paese.
Finora nelle grandi case editrici questa legge non è stata mai utilizzata. Il fatto che si cominci è un pessimo segnale, che dovrebbe mettere in allarme tutti: i giornalisti, ma anche i cittadini, le istituzioni e la classe politica. La Federazione nazionale della stampa lo ribadisce con forza e auspica su questo tema anche la mobilitazione dei Cdr e della categoria.

Fnsi e Alg: “Presto nuove iniziative contro il licenziamento dei giornalisti”
Hearst Marie Claire, del gruppo Hearst, ha deciso di licenziare la giornalista Alba Solaro, caporedattore di Marie Claire, usando la cosiddetta Legge Fornero. A nulla sono valsi gli scioperi indetti dalla redazione e tutte le iniziative sindacali del CDR, dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa. L'azienda non ha accettato né il ricorso a un ammortizzatore sociale a rotazione, peraltro utilizzato in passato in azienda e oggi nel resto del gruppo, per salvare il posto di lavoro della collega e nemmeno una ricontrattazione della sua posizione. Attestando così, di fatto, l'assenza di vero giustificato motivo del provvedimento assunto.
Ma l'uso delle nuove norme per  licenziare una giornalista con motivazioni economiche e organizzative costituisce un precedente pericolosissimo per tutta la categoria e mina la libertà di stampa e i fondamenti democratici del Paese. Qualunque editore o direttore ritenga sgradito un giornalista perché, per esempio, si è opposto alla commistione tra informazione e pubblicità, perché ha denunciato con un'inchiesta il politico locale, perché ha scoperto lo scandalo legato a una banca, lo potrà licenziare accampando "giustificati motivi oggettivi". Finora le nuove norme sono state usate raramente contro la categoria dei giornalisti, e mai in grandi gruppi di lunga tradizione. Da oggi, col licenziamento di Alba Solaro, arriva la svolta che mette a rischio di ricattabilità tutti i giornalisti e mina la stessa libertà di stampa garantita dalla Costituzione.
Fnsi e Alg contestano il provvedimento nei confronti di Alba Solaro e annunciano nuove iniziative contro il licenziamento dei giornalisti e per la salvaguardia del diritto/ dovere di informazione nel nostro Paese.
Milano, 20 gennaio 2016

La solidarietà dell'Assostampa Toscana alla collega
L'associazione lombarda dei giornalisti ha denunciato la gravissima decisione della proprietà di Marie Claire di licenziare una giornalista ricorrendo all'odiosa legge Fornero.
L'Associazione Stampa Toscana esprime solidarietà piena alla collega e dichiara la propria disponibilità ad appoggiare ogni iniziativa politica e sindacale della Fnsi e del sindacato dei giornalisti della Lombardia.
Sandro Bennucci, presidente Ast.
Firenze, 20 gennaio 2016

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