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Associazioni 13 Apr 2011

Licenziamenti e trasferimenti alle emittenti La8 e La9 Sindacato dei giornalisti del Veneto e Cgil sul piede di guerra

Due giornalisti licenziati, tre tecnici e una segretaria trasferiti da Treviso a Padova eludendo qualsiasi confronto sindacale. Chiusura dal 18 aprile della sede televisiva di La8 e La9 di Villorba di Treviso che produceva i palinsesti di La12 e La13, tutti strettamente  di informazione. Il Gruppo di Romi Osti ha deciso di concentrare la produzione su Padova e di sopprimere i telegiornali. Il Sindacato giornalisti del Veneto si opporrà a tale provvedimento impugnando i licenziamenti in sede legale e chiamando i rappresentanti politici del territorio ad esprimersi su questa preoccupante decisione che riduce gli spazi informativi nella nostra Regione.

Due giornalisti licenziati, tre tecnici e una segretaria trasferiti da Treviso a Padova eludendo qualsiasi confronto sindacale. Chiusura dal 18 aprile della sede televisiva di La8 e La9 di Villorba di Treviso che produceva i palinsesti di La12 e La13, tutti strettamente  di informazione. Il Gruppo di Romi Osti ha deciso di concentrare la produzione su Padova e di sopprimere i telegiornali. Il Sindacato giornalisti del Veneto si opporrà a tale provvedimento impugnando i licenziamenti in sede legale e chiamando i rappresentanti politici del territorio ad esprimersi su questa preoccupante decisione che riduce gli spazi informativi nella nostra Regione.

Il Sindacato chiede anche alle forze politiche e all’Aran di vigilare affinché siano bloccati i contributi pubblici all’emittente locale che rinuncia a fare informazione.
La sede di Villorba era stata aperta nell’autunno 2009 con un investimento di 4 milioni di euro e la promessa di una serie di nuovi programmi e il rafforzamento del tg, per ampliare il lavoro svolto dalle sedi di Padova e Rimini e dare maggiore spazio all’informazione.
Il licenziamento dei giornalisti è arrivato inaspettato con una lettera raccomandata nella quale si giustifica il provvedimento con una “grave crisi aziendale e l’indifferibile urgenza di ridurre le perdite”.  Il Sindacato denuncia la mancanza di qualsiasi confronto previsto dalla legge negli stati di crisi.
Tale provvedimento ha il sapore della ritorsione dice Mariagrazia Salogni, Segretaria generale Slc Cgil Treviso, che aveva avviato da alcuni mesi un lavoro di sindacalizzazione degli addetti del settore, denunciato anomalie nelle lettere di assunzione e ritardi nei pagamenti degli stipendi. “Abbiamo chiesto un incontro con l’Azienda che non ci è mai stato dato e questa è la risposta del Gruppo Osti” ha aggiunto. 

@fnsisocial

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