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Fnsi 13 Mag 2003

Libertà di informazione Le proposte delle associazioni sulla mobilitazione

Libertà di informazioneLe proposte delle associazioni sulla mobilitazione

Libertà di informazione
Le proposte
delle associazioni
sulla mobilitazione

La Giunta esecutiva della Fnsi ha discusso ieri sino a tarda notte su varie proposte per una campagna nazionale a difesa della libertà e dell'autonomia dell'informazione. Nei prossimi giorni sarà reso noto il documento della Giunta. Riprendono oggi in Fieg le trattative per il rinnovo biennale della parte economica del contratto di lavoro giornalistico. Pubblichiamo di seguito le varie proposte e i documenti delloe Associazioni regionali di stampa e dell'Usigrai presentate alle ultime due riunioni di giunta giunta di ieri Documento dell’Usigrai. Roma, 12 maggio 2003 Accuse di complotto, ispezioni, assalti frontali all’autonomia giornalistica. L’informazione Rai è stata sottoposta negli ultimi giorni, dall’esterno e dall’interno dell’azienda, a forme di pressione inaccettabili. Gli attacchi mossi dal Presidente del Consiglio – ai quali fin qui solo il Presidente della Rai ha risposto per il vertice aziendale – hanno creato un clima di tensione nel quale è difficile continuare a lavorare. Non è problema che riguardi solo la redazione del Tg3, né soltanto il servizio pubblico. Quasi in contemporanea i giornalisti italiani hanno dovuto subire anche l’aggressione contenuta nell’emendamento sulla diffamazione approvato dalla Commissione Giustizia della Camera. E’ chiaramente percepibile un diffuso fastidio per l’autonomia dell’attività informativa. Questa situazione merita, a giudizio dei giornalisti della Rai, una ferma risposta da parte dell’intera categoria. L’Esecutivo dell’Usigrai chiede perciò alla Fnsi di indire una giornata di protesta che ponga al centro la difesa intransigente della libertà dell’informazione e respinga i troppi tentativi in atto di condizionarla e di asservirla. Il Direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto, riunito il 16 maggio a Vicenza, affida alla Segreteria della Fnsi un pacchetto di tre giorni di sciopero da affiancare a giornate di mobilitazione nazionale, assemblee territoriali e iniziative nei luoghi di lavoro, a difesa dell’autonomia e della libertà dell’informazione in una fase di particolare minaccia alle redazioni. Il carcere per i giornalisti condannati per diffamazione, l’attacco frontale all’autonomia dei giornalisti Rai e la dichiarata volontà di approvare il DDL Gasparri sul riordino del sistema della comunicazione, aldilà di ogni regola antitrust, sono motivi sufficienti a chiamare la categoria alla mobilitazione. Allo stesso tempo viene apprezzata la fermezza con la quale la Fnsi ha respinto provvedimenti liberticidi e criticato pericolose norme e disegni di legge, provocando, in alcuni casi, l’impegno del Governo a rivedere i provvedimenti stessi. Il Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa di Puglia esprime grave sconcerto e forte preoccupazione per il clima che si sta manifestando in Parlamento, in ambiti governativi e politici ai vertici delle più importanti imprese di comunicazione di sostanziale attacco alla nostra autonomia professionale. Il carcere per i giornalisti, l’inasprimento delle pene accessorie (sospensione dell’esercizio dell’attività professionale) sottratto al giudizio dell’Ordine ed affidato alla Magistratura, il ripristino di un tipico reato d’opinione come il vilipendio delle istituzioni, e da ultimo e non per ultimo l’attacco al servizio pubblico radiotelevisivo, con sullo sfondo lo "spezzatino" della Rai e la sua privatizzazione, compromettono l’autonomia della professione, la libertà di stampa, il diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati. Il Consiglio direttivo invita gli organi rappresentativi della categoria giornalistica - Ordine e FNSI (in serata il Sindacato nazionale riunisce la Giunta con la Consulta di Presidenti) - in primo luogo, a reagire duramente, e con maggiore tempestività di quella fino ad ora registrata, agli attacchi partiti sotto ogni forma, al diritto-dovere dei giornalisti di informare liberamente, nella massima libertà. Un primo impegno potrebbe essere la convocazione degli Stati Generali permanenti delle categorie, aperti alla Società civile diffusa sul territorio, culminante con una giornata di mobilitazione nazionale simultanea in tutte le redazioni, (con assemblee durante le ore di lavoro). Il Consiglio direttivo chiede altresì a Ordine e FNSI di organizzare una conferenza congiunta e di confronto con i Direttori delle testate giornalistiche nazionali e locali. Associazione Stampa Romana Il Consiglio Direttivo, riunito il 16 maggio, di fronte ai gravi attacchi alla libertà di stampa, alle pressioni cui sono continuamente sottoposte le redazioni e alle chiusure degli editori alle trattative contrattuali, sollecita la Giunta della FNSI ad affidare un pacchetto di giorni di sciopero alla Segreteria della FNSI. Approvato all’unanimità Associazione della Stampa di Basilicata Bisogna lanciare nel Paese una grande campagna per difendere la libertà di informazione, coinvolgendo i cittadini. Quanto si è consumato con le vicende della commissione giustizia della Camera e le ispezioni amministrative al Tg3 insieme ai tanti piccoli e quotidiani episodi di intimidazione e pressione sui giornalisti sono la dimostrazione di un sistema politico immaturo che confonde il governo della cosa pubblica con il dominio della cosa pubblica. L’Associazione della Stampa di Basilicata per questo proporrà oggi alla giunta della Fnsi una forte iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla libertà dell’informazione e sul ruolo dell’informazione in una società democratica. Giorgio Macchiavello presidente dell’Associazione Stampa Valdostana In merito alle iniziative da decidere per rispondere ai ripetuti attacchi alla nostra categoria, dopo essermi consultato con colleghi del direttivo delle redazioni locali, ritengo che in questo momento uno sciopero generale non avrebbe pieno successo. Piuttosto sarei dell'idea di studiare una o più iniziative, per così dire, propedeutiche; per esempio manifestazioni davanti alle principali sedi istituzionali, richieste di incontri ai presidenti del Consiglio e delle Camere, pubblicazione sui giornali e lettura in Tv e radio di comunicati sindacali utilizzando gli spazi previsti dal contratto. Ciò servirebbe a informare l'opinione pubblica e nello stesso tempo a sensibilizzare maggiormente i colleghi sui reali motivi della protesta. In un secondo tempo, comunque a breve termine, in mancanza di riscontri si potrà proclamare lo sciopero. Inoltre credo che fissare una o più giornate di astensione dal lavoro proprio alla vigilia dell'incontro della Commissione contratto con la Fieg, per questioni che poco hanno a che fare con l'adeguamento economico, suonerebbe provocatorio e sarebbe quindi controproducente. Associazione lombarda dei giornalisti “Il Consiglio Direttivo dell’ALG registra con preoccupazione il susseguirsi di molteplici attacchi alla libertà d’informazione portati in questi giorni. L’emendamento del testo di legge sulla diffamazione a mezzo stampa, che prevede fino a tre anni di carcere per i giornalisti colpevoli di diffamazione, approvato in Commissione Giustizia dalla maggioranza e votato anche dall’opposizione, è un atto di intimidazione verso la libertà di stampa da parte di chi considera la libera informazione un pericolo e non un elemento essenziale di garanzia democratica per i cittadini. Una iniziativa che, seppur sconfessata, rappresenta in modo chiaro ciò che il potere legislativo pensa del mondo dell’informazione. A questo proposito, il Consiglio Direttivo dell’ALG ritiene indispensabili riforme civili, adeguate al cambiamento della società. E’ necessario ridefinire la tutela dei cittadini e della loro dignità anche dagli errori che i giornalisti stessi possono commettere, ma fuori da una normativa che oggi permette richieste di risarcimenti miliardari e pesanti sanzioni penali. Il Consiglio Direttivo dell’ALG ritiene che vadano abrogate le disposizioni sul carcere e che si debba lasciare agli organi professionali di autogoverno le decisioni sui provvedimenti di sospensione dalla professioni per chi viola le norme deontologiche. Un altro grave episodio all’insegna dell’intimidazione dell’informazione è stato l’invio degli ispettori nella redazione del TG3, dopo l’accusa di complotto manifestata dal Presidente del Consiglio Berlusconi dai microfoni di “Radio anch’io”. E’ stata un’ispezione, subito bloccata, priva di senso e fuori dalle regole contrattuali e della libera informazione. Va ricordato che non spetta alla politica fare titoli e sommari dei TG e dei giornali, e non finiremo mai di ricordare l’art. 21 della Costituzione che garantisce il diritto a manifestare liberamente il pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, sempre nel rispetto delle leggi che tutelano i cittadini. Il Consiglio Direttivo dell’ALG chiede che la segreteria della FNSI convochi una Giunta in seduta permanente, e avvii un’ampia mobilitazione della categoria così da poter intervenire rapidamente con le opportune azioni sindacali per tutelare i valori della libertà, dell’autonomia e dell’indipendenza dell’informazione e per la tutela dei diritti dei giornalisti e delle loro condizioni di lavoro. Infine il Consiglio Direttivo dell’ALG esprime solidarietà alla CISL e al suo Segretario Generale Savino Pezzotta, vittima di odiosi attacchi e di attentati alle sue sedi che nulla portano al dialogo, indispensabile per una ricomposizione nei rapporti tra le Confederazioni sindacali. Approvato all’unanimità

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