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Palazzo Ceriana Mayneri a Torino
Associazioni 26 Gen 2024

'Libertà  di informazione e presunzione di innocenza', il 29 gennaio confronto a Torino

Appuntamento alle 10 a palazzo Ceriana Mayneri con giornalisti, parlamentari piemontesi, rappresentanti di avvocati e magistrati. Prevista la presenza in collegamento anche del deputato di Azione Enrico Costa e di Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.

Lunedì 29 gennaio 2024, alle ore 10, a Palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti 27, a Torino, l'Associazione Stampa Subalpina ha organizzato un momento di confronto con parlamentari piemontesi e rappresentanti di avvocati e magistrati sul rapporto tra il giornalismo e l'attività giudiziaria, rapporto che è sempre stato in equilibrio precario, tra la necessità di informare tempestivamente e la tutela del principio di non colpevolezza.

Come spiega l'Assostampa sul proprio sito web, hanno assicurato la loro presenza in collegamento anche Enrico Costa, deputato di Azione che ha presentato il contestato emendamento per vietare la pubblicazione delle ordinanze cautelari fino al termine dell'udienza preliminare, e Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.

«Con l'"emendamento Costa" la declinazione italiana delle normative europee sul rapporto tra il giornalismo e l'attività giudiziaria rischia di venir utilizzata per ridurre i margini di manovra dei giornalisti, con l'intenzione di tutelare i cittadini sottoposti a indagini, ma con l'effetto di limitare la libertà d'informazione», rimarca la Subalpina.

«Se anche il Senato dovesse approvare la modifica al codice di procedura penale per vietare la pubblicazione delle ordinanze cautelari, integrali o per estratto, fino al termine dell'udienza preliminare, l'autonomia dei giornalisti sarebbe compressa e con essa il diritto dei cittadini ad essere informati per decidere con contezza su questioni di rilevanza ed interesse pubblico», proseguono Silvia Garbarino e Silvano Esposito, segretaria e presidente del sindacato regionale.

«L’impegno informativo dei giornalisti – concludono – sulla cronaca giudiziaria non verrebbe comunque meno, pronti ad assumersi qualsiasi conseguenza per adempiere all'unico dovere che può guidarli: quello di informare i cittadini. Proprio per questo, oltre alla mobilitazione che con la Federazione nazionale della Stampa italiana e i Comitati di redazione sta mettendo in campo perché il provvedimento all'esame del Parlamento sia fermato e riconsiderato, l'Associazione Stampa Subalpina intende avviare una riflessione con gli operatori del diritto, magistrati e avvocati prima di tutto, e con il mondo della politica, su quale sia la strada migliore per garantire libertà d'informazione e tutela del principio di presunzione d'innocenza».

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