Libertà di informazione e guerra in Iraq: a Rabat confronto Ifj con colleghi arabi. Dichiarazione congiunta
Costruire la fiducia nella solidarietà International Federation of Journalists Federation of Arab Journalists Dichiarazione di Rabat I leader dell’International Federation of Journalists e della Federation of Arab Journalists si sono incontrati a Rabat, in Marocco, il 12 aprile 2003, insistendo sul fatto che tutti i giornalisti devono avere la possibilità di lavorare in condizioni di sicurezza chiedendo che tutti i governi rimuovano gli ostacoli alla libertà di stampa e all’esercizio del giornalismo libero, e sperando che tutti i giornalisti del mondo possano lavorare insieme per costruire una solidarietà globale intorno ai principi di pluralismo e democrazia, dichiarano 1- la loro totale opposizione a tutte le forme di interferenza al lavoro dei giornalisti e in particolar modo alle intimidazioni brutali contro i giornalisti durante l’attuale guerra in Iraq e 2- la loro intenzione di lavorare insieme per un’inchiesta internazionale sulla morte dei giornalisti e sugli episodi di intimidazione, detenzione e bersagliamento dello staff dei media durante il conflitto. Inoltre, l’IFJ e la FAJ, notando la necessità di un dialogo più approfondito e intenso fra i giornalisti sulla libertà di stampa, su questioni etiche e sulla difesa della professionalità, in particolar modo nei momenti di tensione, credendo che la ricostruzione dei media in Iraq dovrà riflettere gli standard del pluralismo, della libertà di stampa e dell’indipendenza essendo convinti che i diritti civili e professionali dei giornalisti siano meglio protetti attraverso la creazione di associazioni e unioni di giornalisti forti, indipendenti e inclusive hanno deciso di lavorare insieme per perseguire i seguenti obiettivi, 1. assicurare che la voce della libertà di stampa nel mondo arabo sia fatta sentire nelle discussioni internazionali per la ricostruzione dei media in Iraq 2. assistere i giornalisti iracheni a lanciare una nuova, unificata e vigorosa organizzazione per difendere i diritti civili e professionali per tutti i giornalisti iracheni 3. appoggiare l’International news Safety Institute, assicurando che tutti i giornalisti e gli staff dei media arabi abbiano accesso all’assistenza e ai benefici delle compagnie globali per un’informazione sicura 4. organizzare programmi di appoggio professionale per giornalisti e azioni che aumentino il rispetto per i valori etici e professionali 5. stabilire un piano comune di richieste che rifletta le priorità dei giornalisti a livello locale e globale nel World Summit on the Information Society. 6. promuovere il sostegno ai sindacati dei giornalisti e alla creazione di organizzazioni indipendenti di giornalisti che combatteranno per migliori condizioni di lavoro nel giornalismo. L’IFJ e la FAJ sono d’accordo a stabilire una commissione comune che supervisioni la cooperazione tra le due organizzazioni e che implementi il seguente piano di azione immediato: - uno studio delle condizioni dei giornalisti in Iraq, - l’organizzazione di un gruppo di lavoro comune sulle libertà di stampa che venga convocato dal FAJ al Cairo durante il 2003, - la formulazione di un programma congiunto per discutere delle relazioni professionali e di lavoro, - supporto all’International News Safety Institute inclusa la partecipazione di una rappresentanza della FAJ - accordi per la partecipazione, su basi comuni, a incontri di entrambe le organizzazioni, - la creazione di un diretto e continuo filo di comunicazione fra i quartieri generali di entrambe le organizzazioni per assistere collaborazioni future. Nella ricerca di questi obiettivi l’IM, riconoscendo la FAJ come rappresentazione di gruppi locali di giornalisti arabi, è lieta di accogliere la partecipazione dei membri del FAJ al lavoro dell’IFJ. Infine, l’IFJ e la FAJ si congratulano con la SNPM, un membro fondamentale di entrambe le organizzazioni, per questa iniziativa storica che crea le opportunità di un dialogo, che riconosciamo, dà importanza e impeto alla causa dell’unità, della solidarietà e della professionalità nel giornalismo mondiale.