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Gruppi di Specializzazione 23 Giu 2006

Lettera del Presidente dell'Unione Nazionale Cronisti Italiani Columba al Vice presidente del Csm Rognoni: "Le nuove norme mettono a rischio il diritto dei cittadini di essere informati"

Il Presidente dell'Unci (Unione Nazionale Cronisti Italiani), Guido Columba ha rivolto un appello al Vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Virginio Rognoni, per segnalargli i rischi che l'entrata in vigore del decreto legislativo 106 comportano per il diritto dei cittadini di essere informati sulle vicende giudiziarie

Il Presidente dell'Unci (Unione Nazionale Cronisti Italiani), Guido Columba ha rivolto un appello al Vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Virginio Rognoni, per segnalargli i rischi che l'entrata in vigore del decreto legislativo 106 comportano per il diritto dei cittadini di essere informati sulle vicende giudiziarie

Signor Vicepresidente, Le scrivo per segnalarLe i rischi che l’entrata in vigore del decreto legislativo 106 del 20 febbraio scorso comportano per il diritto dei cittadini di essere correttamente e tempestivamente informati sulle vicende giudiziarie. L’aver affidato al Procuratore capo il compito di riferire ai cronisti sulle inchieste in corso, da un lato può determinare il fatto che il Procuratore, oberato dai doveri d’ufficio, consideri di interesse marginale il rapporto con i giornalisti trascurando di fornire le notizie necessarie ad assolvere al loro diritto-dovere di informare i cittadini. Dall’altro che sia il solo Procuratore a decidere quali siano le notizie pubblicabili e quali no regolando a propria discrezione il rubinetto dell’informazione sulle inchieste giudiziarie. In sostanza il Procuratore capo esorbiterebbe dai propri compiti istituzionali sconfinando di fatto nelle prerogative professionali del giornalista e rischiando di cedere alla suggestione di influenzare l’andamento del procedimento attraverso il rapporto in diretta (e non più mediato dagli addetti ai lavori) con l’opinione pubblica. Che l’entrata in vigore del decreto legislativo comporti, inoltre, il pericolo di comportamenti censori lo dimostra, tra l’altro, l’intervista pubblicata da La Stampa nella quale il Procuratore di Aosta, considerando “inopportuna” la presenza dei cronisti nel Palazzo di Giustizia, esprime la propria soddisfazione per aver loro negato l’accesso. Infine, come certamente saprà, il ministro della giustizia Mastella ha presentato un disegno di legge che, fra l’altro, si propone di eliminare dal decreto legislativo 106, le norme di cui sopra che restringono il campo della libertà di stampa. Mi permetto pertanto di suggerire un passo del CSM presso i Procuratori capo richiamando la loro attenzione sulla delicatezza della situazione e invitandoli a sospendere, nelle more del dibattito parlamentare, le misure in corso che stanno mortificando il lavoro dei cronisti e rendendo impossibile per i cittadini l’informazione sulle inchieste giudiziarie. In attesa di un Suo cortese cenno di risposta, Le porgo i più cordiali saluti Guido Columba

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