CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 03 Mar 2004

L’EFJ ha accolto con favore l’accordo raggiunto con l’associazione degli editori tedeschi

L’EFJ ha accolto con favore l’accordo raggiunto con l’associazione degli editori tedeschi

L’EFJ ha accolto con favore l’accordo raggiunto con l’associazione degli editori tedeschi

L’European Federation of Journalists ha accolto favorevolmente l’accordo raggiunto dalle due associazioni giornalistiche tedesche Ver.di e Deutsche Journalisten Verband (DJV) e l’associazione degli editori tedeschi (BDZV) in seguito alle trattative che hanno avuto luogo dopo quattro settimane di agitazioni. Oltre 14.000 giornalisti sono interessati da questo accordo. “Le unioni hanno raggiunto un accordo dopo una lunga negoziazione, accogliamo con favore la fine dei contrasti,” ha dichiarato Aidan White, segretario generale dell’EFJ, “ma allo stesso tempo condanniamo l’atteggiamento sorprendentemente aggressivo e negativo nei confronti dei giornalisti.” Secondo le unioni le proposte iniziali dell’BDZV erano provocatorie ed inaccettabili. Tra le altre cose, il tentativo dell’BDZV sarebbe stato quello di ridurre i giorni di vacanza e la retribuzione per questa. Il 13 Gennaio, i rappresentanti dell’EFJ hanno protestato di fronte agli uffici di Bruxelles dell’European Newspaper Publishers Association (ENPA) chiedendole di schierarsi al loro fianco per contrastare il BDZV. Il 28 Gennaio, in seguito ad una votazione promossa dalle organizzazioni giornalistiche, il 95 percento dei giornalisti ha votato in supporto dello sciopero nazionale. Il 29 Gennaio 2004, sono cominciate le prime manifestazioni a cui hanno fatto seguito 16 ore di negoziazioni tra le organizzazioni giornalistiche e gli editori. Il maggiore punto di conflitto è stato risolto, si è deciso che i giorni di vacanze diminuissero con il passare degli anni ed è stata respinta la proposta di aumentare le ore lavorative. I salari non sono stati tagliati, come proposto dagli editori, tuttavia non è stato ancora deciso se dovranno essere adeguati al tasso reale d’inflazione. “La qualità dei media dipende dalle condizioni in cui i giornalisti sono chiamati a lavorare. Tale proposta è la prova tangibile che una quantità minore di risorse a disposizione dei media non può costituire una risposta a breve termine alla crisi dei media.” Traduzione di Anja Gepponi per Informazione senza frontiere

@fnsisocial

Articoli correlati