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Cronaca 11 Set 2009

Le foto alla Certosa non violavano la privacy. Natale (Fnsi): "Dal Garante decisione di rilevante importanza"

Per il presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale, "è di rilevante importanza la decisione con la quale l'Autorità garante per la protezione dei dati personali ha riconosciuto che le foto scattate sul pontile di accesso a Villa Certosa non costituiscono violazione della privacy".

Per il presidente della Federazione nazionale della stampa, Roberto Natale, "è di rilevante
importanza la decisione con la quale l'Autorità garante per la protezione dei dati personali ha riconosciuto che le foto scattate sul pontile di accesso a Villa Certosa non
costituiscono violazione della privacy".


   "Ci auguriamo che questa risoluzione venga valutata con attenzione - continua Natale in una nota - da chi, da mesi, sta attaccando a testa bassa il mondo dell'informazione,
raffigurando in modo distorto e offensivo i fotoreporter come guardoni ansiosi di spiare dal buco della serratura e privi di scrupoli nel devastare l'altrui intimità".
   "La riservatezza è un diritto che anche gli operatori dell'informazione sono tenuti a rispettare, ma l'atto del Garante ricorda a tutti che essa non può essere invocata a
sproposito, in una guerra totale - conclude il presidente della Fnsi - della quale rischia di fare le spese il diritto dei cittadini ad essere informati".  (ANSA).
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 Le foto che ritraggono il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sul pontile di accesso di Villa Certosa e quelle che ritraggono familiari su un pontile e su una
spiaggia, pubblicate in agosto su alcune testate, non configurano, al contrario di quanto accaduto in altri casi, un illecito trattamento di dati  personali. Lo ha stabilito il
Garante per la protezione dei dati personali.    L'Autorità infatti ha osservato che "i luoghi dove sono state riprese le immagini sono esposti, per loro natura, alla visibilità di terzi e in quanto tali, anche in conformità a quanto affermato dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, non possono considerarsi aree nelle quali possa vantarsi "una
ragionevole aspettativa di intimita' e riservatezza". L'Autorità ha dunque disposto l'archiviazione della segnalazione presentata a suo tempo. Si tratta degli scatti pubblicati un mese fa sul sito del quotidiano inglese Daily Mail, all'origine di una annunciata querela del presidente del consiglio. In quella occasione erano stati fermati tre fotografi dalle forze
dell'ordine che avevano anche sequestrato le schede di memoria delle macchine fotografiche.(ANSA) 

@fnsisocial

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